L’attore Paolo Rossi ha avuto tre figli maschi: Davide, Georgia e Shoan, nati da tre madri diverse. Il primo figlio è Davide Rossi, nato dalla lunga relazione con la collega Lucia Vasini: “Con Lucia c’ è stata una storia che, comprese le interruzioni, è durata 12 anni e da cui è nato un figlio, Davide. Pochi mesi fa ho regalato a Davide un cellulare che per suoneria ha il chiasso scatenato dal terzo gol dell’ Inter alla Sampdoria lo scorso 9 gennaio, quello segnato da Recoba, quello del 3-2 finale”, ha raccontato nel 2005 il comico a Repubblica. Dopo il lungo legame con Lucia Vasini c’è stato quello con la madre non teatrante di Georgia. Con Nadia Abubacker, danzatrice eritrea, si è sposato e ha avuto il terzo figlio, Shoan. Ai tre figli Paolo Ross ha trasmesso la passione per l’Inter: “In casa mia si faceva il tifo per Mazzola padre, quello che morì nella tragedia del grande Torino, e la passione s’ è poi riversata su Mazzola figlio, quello dell’ Inter. A mia volta io ho obbligato i miei figli a essere interisti”, ha raccontato a Repubblica.



Davide, Georgia e Shoan: i tre figli Paolo Rossi

Con i tre figli maschi Paolo Rossi ha un bellissimo rapporto, “li ho riempiti di scherzi”. I tre ragazzi hanno spesso seguito il padre nelle sue tournée teatrali: “In camerino hanno dormito, studiato, giocato; il teatro è un luogo semplice per impartire un’educazione severa: lì incidono regole rigide”, ha raccontato l’attore a Il Fatto quotidiano. Nel crescere i suoi figli, Rossi ha cercato di trasmettere loro quello che ha imparato dai grandi personaggi che ha conosciuto durante la sua carriera: “I maestri più vicini a me sono Strehler, Cecchi, Fo, Gaber, Jannacci. E io a mio volta riverso qualcosa nei miei figli. Sono cresciuti dietro le quinte, dove c’ è sempre educazione, disciplina. Io li aiuto con discrezione a trovare la loro strada, un lavoro dove non ti capiti di guardare l’ orologio perché non vedi l’ ora di tornare a casa”, ha detto a Repubblica.

Leggi anche

Jessica Morlacchi e il caso "Memo Remigi" a Oggi è un altro giorno/ La ricostruzione: dal gesto in studio a…