Davide Ivan Lacerenza e l’amore per Stefania Nobile: “E’ diventata come una sorella”
Davide Ivan Lacerenza è l’ex compagno di Stefania Nobile. Anche il suo nome è balzato agli onori delle cronache per una vita sgargiante, lussi mirabolanti e appunto per la sua storia d’amore con la regina delle televendite Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi. I due sono stati insieme per diverso tempo ma come spesso succede, ad un certo punto, hanno preso strade diverse. Eppure pare che anche dopo essersi lasciati, Davide Ivan Lacerenza e Stefania Nobile siano rimasti in ottimi rapporti. Pare infatti che la coppia abbia avuto modo di instaurare nuove collaborazioni nel corso degli anni, consolidano un rapporto fraterno.
Come raccontato dallo stesso Lacerenza in una intervista a SuperGuida Tv, infatti, lui e Stefania sarebbero rimasti molto legati, anche dopo la fine del loro amore. “Stefania per me è come una sorella. Quando ho perso mia mamma (…) Stefania e Wanna mi sono state di aiuto nel portar avanti il locale”, ha raccontato. “Durante il lockdown cucinava sempre Wanna e mi preparava delle ottime polpette. Per me ormai sono come una famiglia”, ha confessato.
La vita privata di Davide Ivan Lacerenza, il ‘re degli sciabolatori’
Dunque cosa sappiamo della vita privata di Davide Ivan Lacerenza? Dopo la fine della storia con Stefania Nobile, non è chiaro se sia legato a qualcun altro. Tuttavia è molto attivo sul fronte della ristorazione, ma non solo. Ha pubblicato un’autobiografia intitolata “Vergine single e milionario” e grazie al modo in cui apre le bottiglie di champagne nei suoi locali si è guadagnato l’appellativo di “re degli sciabolatori”.
Alcuni dei suoi famosi locali a Milano sono finiti al centro di polveroni mediatici e non solo, nel corso degli ultimi anni. Forse anche per i modi di fare discutibili dello stesso Laceranza, che ha raccontato di essere diventato esperto di champagne “iniziando ad assaggiare le bottiglie di champagne che i clienti importanti lasciavano a volte ancora piene sui tavoli. Ora sono in grado di riconoscere alla cieca tutti i champagne più importanti, annate comprese. E’ stata una questione di allenamento”.