Il quotidiano “La Verità” prosegue il suo approfondimento sul rapporto tra Ddl Zan e mondo musulmano, tenuto sostanzialmente “nascosto” dall’opinione pubblica e politica negli 8 mesi che separano l’approvazione alla Camera e ora il caos al Senato per il testo di legge contro l’omobilesbotransfobia. Intervistato da Francesco Borgonovo, parla il direttore della rivista “La Luce” Davide PIccardo, già portavoce del Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano e tra le personalità maggiormente note in ambito pubblico nel mondo Islam.



«Non c’è nessuna emergenza reale impellente mentre il Paese è prostrato da un anno e mezzo di grave crisi economica. Ovviamente noi musulmani non potevamo esimerci dall’interessarci al ddl in quanto la proposta si interessa a noi, quindi ne abbiamo parlato molto sul giornale», spiega Piccardo riscontrando forte dissenso sulle parti del Ddl che lederebbero la libertà di espressione e, in parte, quella religiosa. La posizione di Piccardo non è molto dissimile da quella presente in diverse aree della Chiesa Cattolica: il Ddl a firma Zan, «è una proposta con chiare finalità ideologiche, l’ennesimo tassello di un progetto che mira a trasformare la nostra società in gender fluid e a minare alla radice ciò che consideriamo indispensabile all’equilibrio della nostra vita».



“LA SINISTRA USA L’ISLAM”

Il Ddl Zan secondo l’esponente musulmano vuole «imporre una legge per concezione di società», basata su concetti confusi, senza un pieno consenso nella comunità scientifica e culturale, e soprattutto “usando” il tema del contrasto alle discriminazioni. Per Davide Piccardo il disegno di legge giunto oggi al Senato per l’inizio dell’iter di discussione, punta dritta alla censura del libero pensiero: dall’identità di genere che viene “imposta” nel testo, allo stesso piano giuridico del Ddl considerato un «obbrobrio» dall’ex portavoce delle associazioni islamiche milanesi. «Confligge con diritti gerarchicamente superiori come quello alla libertà di espressione e di religione ad esempio. Parliamo di una legge pensata per censurare. La cosa più inquietante forse però è questo desiderio di entrare a tutti i costi nelle scuole per iniziare a inculcare questa concezione ideologica nei bambini», attacca ancora Piccardo dalle colonne de “La Verità”. Proseguendo nel ragionamento, l’esponente musulmano loda l’attività della Chiesa in Italia come argine alla deriva “laicista” che va per la maggiore in Francia, mentre un potenziale incubo è comunque dietro l’angolo – per Piccardo – se si proseguirà a rimanere «succube di tutto ciò che viene propinato da Oltreoceano in termini di ideologia arcobaleno, politicamente corretto e disgregazione di tutto ciò che è sacro e tradizione». L’accusa principale Piccardo la rivolge alla sinistra che si comporterebbe in maniera ambigua con il mondo islamico: «va bene l’esteriorità dei musulmani ma non i valori di cui sono portatori, solo che l’islam non è una scelta alimentare o una questione di look». Secondo il direttore de “La Luce”, l’islam viene “usato” dalla sinistra per le battaglie che interessano loro (accoglienza, ius soli etc.), mentre «non faccia loro comodo far sapere che i musulmani sono contro il Ddl Zan, il matrimonio tra gay e l’utero in affitto».

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