Davide Prosperi, di Comunione e Liberazione, appreso della morte di Giorgio Napolitano, in un comunicato stampa ha commentato la notizia della scomparsa dell’ex presidente della Repubblica. “Giorgio Napolitano si è speso nel suo servizio al Paese, da Presidente della Repubblica in un momento delicato della vita italiana, nel tentativo di trovare una strada per una pacificazione politica a favore del bene comune e a difesa del valore dell’altro oltre ogni interesse di parte” si legge.
Il presidente della Fraternità di CL ha proseguito: “Come gli disse papa Francesco il giorno della sua rielezione a Capo dello Stato: «Con il suo comportamento Lei ha reso vivo il principio fondamentale della convivenza: che l’unità è superiore al conflitto». Grati anche per la simpatia che ha sempre espresso per il Meeting di Rimini e la realtà che lo sostiene, preghiamo per lui e siamo vicini ai suoi famigliari”.
Come è morto Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano era ricoverato da quattro mesi in una clinica a Monteverde: le sue condizioni di salute si erano aggravate dopo che un anno fa aveva subito un delicato intervento all’addome, eseguito a maggio del 2022 presso l’ospedale Spallanzani di Roma. Il quadro clinico, negli ultimi giorni era stato valutato come critico: i medici, nella giornata di martedì 19 settembre, hanno preso la decisione di scollegare i macchinari per la respirazione, nonostante il suo cuore battesse ancora con regolarità. In clinica, oltre ai parenti più stretti, c’era anche il consigliere per la comunicazione, Gianni Matteoli.
Nei giorni scorsi Papa Francesco aveva dedicato un pensiero all’ex presidente della Repubblica: nella giornata di mercoledì 20 settembre, durante l’udienza generale, ne aveva parlato come “servitore della patria”, esortando i fedeli a pregare per l’ex presidente. Napolitano è stato il primo presidente della Repubblica Italiana ad essere stato eletto per il secondo mandato: dal 2015 diventò senatore a vita. Precedentemente aveva ricoperto le cariche di ministro dell’interno e presidente della Camera dei Deputati nel 1992.