DAVIDE REBELLIN: IL CICLISMO PIANGE UN ALTRO GRANDE CAMPIONE
Il mondo del ciclismo piange l’ennesima tragedia sulla strada, che non fa differenze fra ciclisti “della domenica” e grandi campioni come Davide Rebellin, investito e ucciso oggi a Montebello Vicentino da un camionista che, a quanto pare, non si sarebbe nemmeno fermato. Tornano in mente subito Michele Scarponi e troppe vittime più o meno famose, un elenco lunghissimo che ci ricorda come i ciclisti siano gli utenti deboli della strada e andrebbero tutelati di più. Il ciclismo quindi si ritrova a piangere un campione che ricorderemo soprattutto per le vittorie nelle classiche e per una sconfinata passione che lo aveva portato a ritirarsi solamente il mese scorso, all’età di 51 anni, dato che Davide Rebellin era nato il 9 agosto 1971.
Beffa delle beffe, dopo una carriera infinita Davide Rebellin è morto in un incidente poco più di un mese dopo il ritiro dalle competizioni agonistiche, ma naturalmente non dalla passione per la bicicletta, che lo ha portato a pedalare anche oggi, purtroppo per l’ultima volta. A proposito di campioni che non ci sono più, dobbiamo ricordare che Davide Rebellin fu un elemento fondamentale della Nazionale che vinse l’oro alle Olimpiadi di Barcellona 1992 con il compianto Fabio Casartelli e subito dopo passò professionista (i Giochi erano ai tempi ancora riservati ai dilettanti): era l’agosto 1992, esattamente 30 anni fa.
DAVIDE REBELLIN: LE VITTORIE E LA CARRIERA DI UN CAMPIONE “ETERNO”
Riassumere in poche righe la carriera di Davide Rebellin sarebbe inutile: ricordiamo allora i momenti indimenticabili della sua carriera, a cominciare dalla vittoria al Monte Sirino nella settima tappa del Giro d’Italia 1996, che consentì al corridore veneto di vestire per sei giorni la maglia rosa e poi di chiudere al sesto posto nella classifica finale. Sempre nel 1996, Davide Rebellin fu settimo alla Vuelta, ma in seguito deciderà di dedicarsi soprattutto alle classiche, con eccellenti risultati fin dal 1997, quando conquistò San Sebastian e il GP Svizzera. Le Ardenne furono tuttavia il suo terreno di caccia preferito e nel 2004 Davide Rebellin scrisse la storia vincendo in rapida successione Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi, primo di sempre a completare il tris nello stesso anno.
Davide Rebellin vincerà altre due volte la Freccia Vallone e tra gli altri suoi successi possiamo ricordare la Tirreno Adriatico del 2001, due Giri dell’Emilia e numerose altre classiche italiane, dalla Tre Valli Varesine alla Coppa Agostoni e il “suo” Giro del Veneto, conquistato ben tre volte. Purtroppo non è mai stata del tutto chiarita la vicenda relativa alle Olimpiadi di Pechino 2008, quando l’azzurro vinse l’argento alle spalle dello spagnolo Samuel Sanchez, fu in seguito squalificato per positività al CERA ma nel 2015 venne assolto dalle accuse di doping, senza però che il CIO gli restituisse la medaglia. Nemmeno questa controversa vicenda ha scalfito l’amore di Davide Rebellin per la bicicletta: la carriera è andata avanti fino a quest’anno, l’addio è arrivato il 16 ottobre scorso sulle strade di casa alla Veneto Classic e un mese e mezzo dopo purtroppo siamo qui a commemorare l’ennesimo ciclista che non c’è più, una strage che non finisce mai…