Davide Tabarelli, numero uno di Nomisma e grande esperto di energia, gas ed elettricità, è stato ospite stamane negli studi del programma di Canale 5, Mattino Cinque. Il conduttore Francesco Vecchi ha incalzato il suo ospite sul fatto che le trivelle nel Mediterraneo per l’estrazione di materie prime, siano state bloccate da un gruppo di ambientalisti per salvaguardare l’ambiente marino, e Davide Tabarelli ha commentato in maniera eloquente, con tali parole: “Una vittoria degli ecologisti ma una sconfitta dell’economia, moriremo se andiamo avanti di questo passo. Consumiamo 76 miliardi di metri cubi, ne produciamo tre e se va bene arriviamo a sei, tutto il resto arriva dal resto del mondo”.
“Noi difendiamo le tartarughe ma i soldi li diamo a Putin o alla Norvegia uno dei paradossi di questa crisi folle, che è un Paese pieno di soldi ma non prende migranti. A Porto Tolle c’era una centrale che non era a carbone, era a olio combustibile, doveva essere trasformata a carbone e gli ambientalisti sono riusciti a non farla fare, quest’inverno avremo problemi di elettricitià. Dobbiamo dire che questa gente sarà responsabile per la crisi che arriverà”.
TABARELLI: “ECCO PERCHE’ ABBIAMO LE SCORTE DI GAS PIENE”
Quindi Davide Tabarelli ha aggiunto: “Abbiamo le scorte di gas piene perchè cerchiamo di fare una connessione, un hub, noi siamo una piattaforma in mezzo al mar Mediterraneo. Viene tanto gas dal sud, abbiamo le scorte piene, alla fine dell’anno saranno 4 miliardi che son raddoppiati sui due dell’anno scorso ma non 76. Io non la chiamo speculazione (parlando del prezzo del gas ndr) ma finanza, questi investimenti servono per dare più sicurezza al sistema europeo”.
Davide Tabarelli ha concluso presentando un evento che si terrà oggi a Milano da parte di Nomisma: “Abbiamo fatto un osservatorio sull’auto elettrica, uno dei temi che piacciono agli ambientalisti, un’aspirazione, tutti vorremmo avere un’auto non alimentata con la benzina. In realtà è bello però siamo ancora lontani, c’è ancora difficoltà, l’auto elettrica fa fatica, ma i giovani la voglia, attratti ad esempio dalla Tesla. Ci sono però un sacco di problemi, batteria, costi, tempi di ricarica…