La Commissione europea potrebbe proporre un rinvio di tre anni del dazio del 10% sulle vendite delle auto elettriche tra l’UE e il Regno Unito, con un incentivo per le industrie automobilistiche di tutta Europa. I dazi sarebbero dovuti entrare in vigore il 1° gennaio 2024, ma le case automobilistiche nel Regno Unito e in Europa, tra cui BMW, Volkswagen e Stellantis, hanno fatto pressioni per una proroga temporanea. Stellantis, che vende 14 marchi tra cui Vauxhall, Peugeot, Fiat e Jeep, ha avvertito che potrebbe dover chiudere le operazioni in Gran Bretagna con la perdita di migliaia di posti di lavoro se la tariffa entrasse in vigore a gennaio.
La proposta sarà presentata all’esame dei commissari europei, come spiega The Guardian. La Commissione proporrà anche un fondo da 3 miliardi di euro per l’industria delle batterie, allo scopo di contribuire ad accelerare la produzione di veicoli elettrici nazionali. La Francia si era opposta alla sospensione dei dazi, sostenendo che era sbagliato riaprire l’accordo commerciale sulla Brexit e dare protezione all’industria automobilistica, lenta nello sviluppare la sua produzione di veicoli elettrici.
Regno Unito, sospensione dei dazi sulle auto elettriche? La proposta dell’UE
L’UE e il Regno Unito hanno stretto l’accordo concordando sul regime tariffario nel 2020: in quel momento i produttori europei ritenevano di avere abbastanza tempo per aumentare la produzione di auto elettriche. La pandemia ha però rappresentato uno stop per l’industria, con i produttori che hanno protestato per il fatto che alla Cina fosse stato concesso un vantaggio, considerando la quota di mercato dei veicoli elettrici raddoppiata negli ultimi due anni. Per questo la Commissione ha anche annunciato un’indagine sulle pretese di sussidi statali ai veicoli elettrici cinesi.
La proposta della Commissione europea non porta ad una riapertura dell’accordo sulla Brexit: avrà inoltre bisogno dell’approvazione del Consiglio dei leader europei prima di passare al consiglio di partenariato sulla Brexit. Come spiega The Guardian, la Commissione insisterà sul fatto che la sospensione delle tariffe è una tantum e non verrà ripetuta se il settore non riuscirà a espandersi entro il 2027. Le case automobilistiche europee si erano dette preoccupante in quanto l’attuazione della tariffa avrebbe comportato costi aggiuntivi fino a 4,3 miliardi di euro, che sarebbero gravati sui consumatori o assorbiti dall’industria. Questo avrebbe fatto salire ancora di più il prezzo dei veicoli elettrici importati nel Regno Unito dall’UE, già proibitivi.