C’è attesa per la pubblicazione del bando e il via all’asta dei diritti di Serie A 2024-2027. Dazn, che ha debuttato in Italia nel 2018 quando Mediaset ha smesso di competere con Sky, inizialmente, per il primo triennio, metteva a disposizione degli abbonati tre partite su dieci del massimo campionato. Situazione diversa nella fascia 2021-2024 con la conquista di tutti i 10 match, di cui sette in esclusiva, e un investimento di 840 milioni l’anno ossia oltre 2,5 miliardi nel triennio. Inoltre, Dazn ha stretto un’alleanza anche con Tim per avere le partite anche su Tim Vision: un accordo che però non ha dato i frutti sperati, sottolinea Italia Oggi. Nel settembre 2022, la piattaforma ha rilevati anche la piattaforma Eleven Group che ha i diritti della Serie C.



Così, da gennaio 2023, gli abbonati a Dazn hanno la possibilità di vedere tutta la Serie A, la Liga spagnola, la UEFA Europa League e il meglio della Conference, oltre a una selezione di gare della Serie C e altri sport come il football americano e il basket. L’offerta è piuttosto ricca e la qualità è certamente aumentata: adesso i volti principali dell’azienda sono Pierluigi Pardo e Diletta Leotta.



Conti in rosso

In attesa della pubblicazione del bando per i diritti di Serie A, cosa farà Dazn? Come sottolinea Italia Oggi, c’è qualche dubbio dal punto di vista economico-finanziario. Dopo gli 1.4 miliardi di dollari di rosso del 2019 e i 1.3 miliardi di dollari del 2020, l’azienda ha chiuso il 2021 con perdite per 2.33 miliardi: in totale cinque miliardi di donare di rosso in tre anni. L’andamento si replicherà anche nel 2022 e nel 2023. I ricavi, nel 2022, a livello mondiale sono però cresciuti del 70% a quota 2.3 miliardi di dollari grazie anche ai 300 milioni di Eleven Sports. 



In Italia, i conti di Dazn non sono mai stati resi noti. L’azienda comunque è in rosso anche a causa della pirateria e della condivisione delle password. Nella stagione 2021-2022, i ricavi, sommati ai 300 milioni annui di Tim e alla raccolta pubblicitaria curata da Mediaset, hanno raggiunto i 700 milioni. Nella seconda stagione sono aumentati i prezzi e il contributo di Tim è diminuito: gli abbonati sono calati: secondo un calcolo ottimistico, le entrate sarebbero di 800 milioni. Nel prossimo bando, Dazn dovrebbe scendere in campo con Sky per la co-esclusiva di nove partite.