Spesso al centro delle polemiche per i problemi di trasmissione delle partite in diretta, un malfunzionamento pressochè totalmente risolto negli ultimi tempi, Dazn prevede importanti novità per tutti gli appassionati di calcio. La piattaforma streaming, infatti, affronterà a partire dalla prossima stagione il tema della “concurrency”, ovvero la possibilità con un singolo abbonamento di guardare partite ed eventi anche per chi non vive sotto lo stesso tetto.
Come riportato dai colleghi di Libero, Dazn ha deciso di non fornire più questa opzione agli abbonati. Dopo aver preannunciato lo scenario a stagione in corso, con tanto di intervento da parte del governo, il player streaming ha stabilito che la modifica entrerà in vigore a partire dalla prossima stagione di Serie A, l’annata 2022/2023.
Dazn, doppia utenza costerà di più
In base a quanto confermato dal giornale di Alessandro Sallusti, Dazn ha previsto abbonamenti di tipo diverso e con costi diversi. Per la precisione, prezzi in salita a seconda della modalità di utilizzo: una sorta di “linea” Netflix, che già prevede delle proposte economiche mensili diverse a seconda di quante persone si possono collegare alla piattaforma tramite un unico abbonamento. E non è tutto…
Dazn, infatti, deve fare i conti con la grana legata a TIM e al contratto da 340 milioni di euro firmato per essere partner esclusivo e che non ha portato gli effetti sperati. L’amministratore delegato Pietro Labriola ha spiegato in conference call con gli analisti sui conti e sul piano industriale: “Su Dazn abbiamo considerato l’impatto negativo ma non abbiamo incluso ulteriori migliorie che potrebbero scaturire da una rinegoziazione […] Dazn avrebbe dovuto fermare la pirateria ma non lo ha fatto e quindi siamo in fase di negoziazione con loro. In secondo luogo il ritardo nel piano dei voucher ha causato un effetto domino sul mercato, aumentando la pressione competitiva facendo scendere la crescita delle linee e i prezzi previsti”, riporta Adnkronos.