La bozza del DDL anziani

Il Governo sta per approvare il cosiddetto DDL anziani, ovvero una riforma strutturale dell’assistenza agli anziani, specialmente non autosufficienti. L’idea è proprio quella di riorganizzare completamente le norme attualmente vigenti sull’assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana, puntando di più sulle cure domiciliari.



Attualmente, infatti, l’Italia è uno dei paesi europei che punta meno sull’assistenza domiciliare, e il DDL anziani dovrebbe andare a lavorare proprio su questo punto. Si tratterebbe, per ora, ancora solamente di una bozza e non è ancora chiaro quali saranno gli effettivi punti che verranno approvati, ma il disegno di legge dovrebbe essere discusso proprio in queste ore in sede del Consiglio dei Ministri. Nella bozza del DDL anziani si legge che il Governo si impegna nel “riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice”, oltre al “riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio entro i limiti e i termini definiti, ai sensi della presente legge”.



Milanesi: “DDL anziani presa di responsabilità da parte del Governo”

In diretta durante la trasmissione Timeline di Sky TG24, Giuseppe Milanesi, presidente di Confcooperative sanità, ha commentato il DDL anziani, definendolo come un importante passo avanti nell’assistenza alle persone anziane. “È sicuramente una buona notizia per il nostro paese. Il governo si assume una responsabilità importante, ovvero guardare al mondo degli anziani. Abbiamo 14 milioni di ultra 65enni, molti in fase di fragilità e non autosufficienza (..) e non è giusto abbandonarli”.

Secondo Milanesi, il DDL anziani “verterà su come quella fascia di popolazione può rimanere centrale in questo paese. Poi parlando di un paese che ha problemi di cronicità ed autosufficienza, fornisce un continuum assistenziale che parte dalla casa, dall’assistenza domiciliare. Un anziano può, partendo dall’assistenza domiciliare, avere diverse fasi di assistenza e sperare, in alcuni casi, di tornare anche nella sua casa. E poi finalmente una semplificazione“, continua a spiegare Milanesi parlando del DDL anziani. “Non più tanti punti di accesso quasi introvabili, ma una semplificazione nell’accesso alle cure. E poi le risorse umane, perché non si può riformare un sistema senza partire dalle persone. Abbiamo un sistema territoriale carente perché occorrono persone che si dedichino a questo settore. Operatori socio sanitari specializzati, almeno 100mila in più. Il DDL anziani contiene tutte queste cose, ed è chiaro che devono diventare decreti attuativi”.