VIA LIBERA DEL CDM AL DDL CONCORRENZA
Il Cdm ha approvato il Ddl Concorrenza dopo una lunga fase di discussione e limatura del testo giunto a Palazzo Chigi: secondo quanto trapelato dall’Agenzia ANSA, in extremis è stato deciso lo stralcio della norma per le autorizzazioni di nuovi inceneritori per lo smaltimento dei rifiuti.
Nell’articolo 12 della legge delega sulle concessioni, è stata eliminata la norma sui rifiuti esattamente come avvenuto per spiagge, ambulanti, notai e gare per tpl. Draghi ha deciso di rinviare l’ipotesi di introdurre gare e bandi per concessioni balneari e ambulanti, i nodi annosi da tempo per la cosiddetta direttiva Bolkestein richiesta dall’Europa. Imposta dal Governo una “mappatura” come operazione trasparenza, come avvenuto solo due settimane fa con la revisione degli estimi catastali. Per evitare scontri e tempi lunghi nel dialogo in CdM, il Governo ha optato per il rinvio di altre “partite” fondamentali, promettendo prossime leggi delega in merito: così per i servizi pubblici locali, per ulteriori semplicazioni, per taxi e noleggio con conducente (NCC).
L’INTERVENTO DEL PREMIER DRAGHI AL CDM
Intervenendo ad inizio riunione al Consiglio dei Ministri, il Premier Draghi ha richiamato l’importanza del Ddl Concorrenza al netto degli “stralci” giunti in serie: «Avviamo un’operazione di trasparenza», spiega l’ex Bce secondo le cronache filtrate all’Adnkronos. «Nel recente passato, i Governi italiani hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l’opposizione di tanti gruppi d’interesse. Altri governi hanno invece ignorato la questione. La legge che ci apprestiamo a varare dovrebbe avere natura annuale. Eppure, dal 2009 a oggi, è stata approvata una sola volta, nel 2017, a due anni dalla presentazione»: il governo Draghi, spiega il Premier, punta alla “terza strada”, ovvero la mappatura di tutte le concessioni in essere «come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze». Provvedimento molto analogo alla legge delega sul catasto, con Draghi che insiste «I cittadini potranno così verificare quanto ciascun concessionario paghi per esercitare la sua attività. Ci aspettiamo che questo esercizio metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali e la scarsa redditività per il Governo della maggior parte delle concessioni». In ottemperanza agli impegni presi nel PNRR, conclude il Premier in CdM, «La tutela della concorrenza non si ferma comunque a questo disegno di legge. È un obiettivo trasversale a tutta la politica economica del Governo. Ne sono esempi la legge sulle lauree abilitanti, prevista dal precedente esecutivo, e la recente apertura delle tratte a medio e lunga percorrenza per i bus».
ORDINE DEL GIORNO CDM: LE NOVITÀ
Convocato alle ore 16 il Consiglio dei Ministri, è emerso l’ordine del giorno ufficiale stilato da Palazzo Chigi (qui tutte le voci, ndr): la bozza del Disegno di Legge annuale per il Mercato e la Concorrenza 2021 è stata messa a punto dal Premier Mario Draghi, dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero dello Sviluppo Economico (Giancarlo Giorgetti). Segue poi nella riunione Cdm anche 18 decreti legislativi di attuazione e recepimenti di direttive Ue: tra gli altri, vi è anche il «rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diretto di presenziare al processo dei procedimenti penali».
Rispetto alla prima bozza circolata nelle scorse ore, per l’Adnkronos saltano in extremis dal Ddl Concorrenza la norma che consentiva ai notai di esercitare in tutta Italia, al di fuori del distretto di appartenenza e della Regione di originaria assegnazione. Per il momento la regole per puntare ad una maggiore mobilità del notariato viene stralciata, non si sarebbe infatti trovata la quadra in Cabina di regia (alcuni Ministri temevano che con quella norma i notai potessero puntare zone più redditizie e lasciare così scoperte quelle “più modeste”). Salta poi anche la spinta a gare per il trasporto pubblico locale: come ben spiega l’ANSA, la misura prevedeva che entro il 31 maggio di ogni anno le regioni attestassero all’Osservatorio nazionale sul trasporto pubblico locale «l’avvenuta pubblicazione, entro il 31 dicembre dell’anno precedente, dei bandi di gara ovvero l’avvenuto affidamento con procedure ad evidenza pubblica di tutti i servizi di trasporto pubblico locale e regionale». Fa invece discutere le sigle sindacali l’articolo presente nel Ddl Concorrenza riguarda la riforma di taxi e NCC: «Promuovere la concorrenza nel conferimento delle licenze e garantire una miglior tutela del consumatore», questi i due obiettivi fissati dalla norma sulle concessioni che prevede «una delega al Governo per adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge, su proposta del Mims e del Mise, un decreto legislativo per la revisione della disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea» (fonte ANSA). «L’ipotesi di introdurre il comparto del trasporto pubblico non di linea nel ddl concorrenza è per noi inaccettabile. Siamo pronti alla mobilitazione», annunciano all’ANSA Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Usb taxi, Or.S.A taxi, Ati Taxi, Fast Confsal e Associazione Tutela Legale Taxi. Anche su questa norma dunque vi sarà notevole discussione in Consiglio dei Ministri e non si escludono modifiche/stralci/aggiunte all’ultimo momento sul testo finale.
OGGI CDM CON LA RIFORMA SULLA CONCORRENZA: LA BOZZA
È in dirittura d’arrivo il Ddl Concorrenza che ridisegna la “mappa” delle concessioni pubbliche su varie tematiche: mentre si attende la convocazione ufficiale del Consiglio dei Ministri (previsto nel pomeriggio), sono emerse dopo la cabina di regia diverse anticipazioni in merito alla riforma delega sulla concorrenza. La bozza finora circolata mostra interventi su taxi, telecomunicazioni, rifiuti, trasporti e farmaci: escluse invece modifiche alla “direttiva Bolkestein”, lasciando quindi fuori le gare su stabilimenti balneari, spiagge e ambulanti (ci sarà solo una “mappatura”).
I capidelegazione assieme al Premier Draghi hanno così deciso di “stralciare” i punti più spinosi per poter varare al più presto il Ddl Concorrenza e prendere invece più tempo per i nodi spiagge e ambulanti che molte liti avevano portato finora: se ne riparla con un decreto ad hoc dopo la Manovra di Bilancio. Il testo finale approderà in Cdm con novità invece sul criterio di selezione dei dirigenti ospedalieri e sul blocco e l’attivazione dei servizi di telefonia premium: nel primo caso, «selezione viene effettuata da una commissione composta dal direttore sanitario dell’azienda interessata e da tre direttori medici di struttura complessa nella medesima disciplina dell’incarico da conferire, dei quali almeno due responsabili di strutture complesse in Regioni diverse da quella ove ha sede l’azienda interessata alla copertura del posto». Per la telefonia invece, la bozza finora emersa prevede l’obbligo per le compagnie telefoniche di «acquisire la prova del previo consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terzi». Novità importante per contrastare le fastidiose e sempre maggiori “attivazioni inconsapevoli” di servizi di abbonamento online fraudolenti e illegali. Nel disegno di legge verranno inserite anche nuove regole per accelerare lo sviluppo della fibra ottica riducendo al minimo i vincoli burocratici: «Ogni gestore di infrastrutture fisiche e ogni operatore di rete che esegue direttamente o indirettamente opere di genio civile – si legge nella bozza – deve coordinarsi con altri operatori di rete che hanno dichiarato pubblicamente piani di realizzazione nella stessa area allo scopo di installare elementi di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità. Il coordinamento riguarda il processo di richiesta dei permessi, la non duplicazione inefficiente di opere del genio civile, la condivisione dei costi di realizzazione». Fronte salute, novità anche sui farmaci: rimborsabilità degli equivalenti; disciplina dei farmaci in attesa di definizione del prezzo, il sistema di produzione dei medicinali emoderivati da plasma italiano.
DDL CONCORRENZA IN CABINA DI REGIA
È riunita a Palazzo Chigi la Cabina di regia sulla riforma della concorrenza, alla presenza del Premier Mario Draghi e dei capi delegazione dei partiti: in riunione per il Pd il ministro Andrea Orlando e il responsabile economico Antonio Misiani, per M5S il ministro Stefano Patuanelli e il viceministro Laura Castelli, per la Lega il ministro Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario Federico Freni, per Forza Italia i ministri Mariastella Gelmini e Renato Brunetta e per Leu il ministro Roberto Speranza e la sottosegretaria Maria Cecilia Guerra.
Domani è previsto l’arrivo del ddl concorrenza in Consiglio dei Ministri, dopo il rinvio della scorsa settimana per far posto alla discussione unica sulla Manovra di Bilancio 2021: «sono emerse tante perplessità su diversi punti», aveva ammesso in conferenza stampa il Presidente del Consiglio Draghi, «Sono questioni complesse e molto tecniche. Questa è una legge delega ed è meglio farla bene, affrontare le perplessità che ci sono ed avere il consenso del consiglio dei ministri. Perplessità peraltro molto ragionevoli per cui ci pensiamo un altro po’».
DOMANI IN CDM LA RIFORMA DELLA CONCORRENZA: LE ANTICIPAZIONI
Da quanto filtra finora dalla Cabina di regia, le distanze tra le forze di maggioranza non si sono appianate del tutto: smaltimento rifiuti, gestioni in house e mappatura di tutte le concessioni in essere per consentire quell’operazione “trasparenza” simile a quanto visto sul catasto per la riforma del fisco. Fonti di Governo all’Agenzia ANSA confermano la messa in campo di una mappa per le concessioni «per avere un quadro chiaro di chi le detiene, da quanto tempo e quanto paga». Vengono poi inserite norme per accelerare i tempi entro cui le Regioni devono indire le gare e rafforzare i poteri sostitutivi che consentono allo Stato di intervenire laddove vi siano ritardi degli enti territoriali. Inoltre, il “pallino” torna allo Stato per le concessioni idroelettriche solo laddove le Regioni si rivelassero inefficienti. Secondo l’Adnkronos, i temi più spinosi come le norme su ambulanti e concessioni balneari (due dei capitoli della arcinota direttiva europea Bolkestein) rimarranno fuori dal Ddl Concorrenza.