EMENDAMENTO AL DDL VALDITARA SU VOTO NUMERICO ALLA PRIMARIA: LE NOVITÀ

È atteso a giorni il via libera della Commissione al Senato sul ddl Valditara, la riforma voluta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito sul voto di condotta e le sospensioni a scuola: secondo però le anticipazioni date oggi dal “Sole 24 ore” e da “Orizzonte Scuola”, il Ministero stesso ha presentato un emendamento per reintrodurre il voto numerico alla scuola primaria (le elementari), prevedendo anche l’obbligo di valutazione con pagella alla fine del primo quadrimestre in tutte le scuole.



Il ddl Valditara, che consta di un solo articolo orientato a riformare da capo il voto di condotta e in generale il tema del “comportamento” in classe – nato con l’esigenza di rispondere alle tante e troppe violenze contro docenti e strutture – vede dunque l’emendamento presentato in queste ore dalla senatrice di Fratelli d’Italia, Ella Bucalo, messo a punto poi dal MIM. A livello generale però l’orientamento del Governo è quello di rafforzare il valore del comportamento studentesco e del voto di condotta: dopo un lavoro svolto assieme alle consulenze di esperti del settore, il ddl Valditara prevede anche l’introduzione di attività di cittadinanza solidale, oltre alla valutazione del comportamento «espressa con un giudizio sintetico nelle scuole elementari e con voti numerici nelle scuole medie, che influiranno sulla media complessiva».



ITER SENATO SULLA RIFORMA VOTO IN CONDOTTA: VALDITARA “APPROVARE QUANTO PRIMA”

Le principali novità sulla riforma del voto in condotta inserita nel ddl Valditara le potete trovare tutte qui nel nostro focus approfondito: per la scuola secondaria di primo grado (le scuole medie) sono previsti voti in condotta espressi in decimi e verranno presi in considerazione eventuali atti di aggressione nei confronti di docenti, alunni e personale scolastico. Con il 5 in condotta si arriva alla bocciatura automatica per lo studente, mentre con il 6 – solo nelle scuole superiori – si avrà un debito scolastico in educazione civica che lo studente sarà chiamato a recuperare a settembre: tale voto andrà ad incidere poi sui crediti per l’ammissione all’Esame di Maturità.



Per quanto riguarda il tema delle sospensioni, il disegno di legge presentato dal Ministero dell’Istruzione prevede la sospensione fino a 2 giorni, con lo studente sarà coinvolto in attività scolastiche di riflessione e approfondimento, assegnate dal consiglio di classe (che si concluderanno con un elaborato critico sugli argomenti studiati). Per le sospensioni più gravi invece vengono previsti i lavori socialmente utili (“attività di cittadinanza solidale”). Il testo del ddl Valditara è in discussione in Commissione all’Esame ed entro fine settimana dovrebbe essere licenziato per poter poi approdare in Aula al Senato per il dibattito con voto finale: l’intento del Governo è quello di tramutarlo in legge prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.

«È urgente che il Parlamento approvi quanto prima il disegno di legge del governo sul voto in condotta», ha commentato il Ministro Valditara che molto ha scommesso sul riforma del voto in condotta, «l’abbiamo fortemente voluto per ridare peso al comportamento degli studenti nella valutazione complessiva e rendere obbligatorie le attività di solidarietà sociale per chi compie atti illeciti. È necessario che si ripristini il valore del rispetto e che lo studente sia indotto a riflettere in modo concreto sui doveri che discendono dal suo appartenere alla comunità». Le cronache nazionali purtroppo presentano ogni giorno casi di violenze a scuola, contro presidi e contro gli stessi docenti (oltre che tra ragazzi): di questa mattina a Varese la terribile notizia di uno studente 17enne che ha accoltellato una professoressa appena prima dell’ingresso in classe.