Fabrizio Sclavi, giornalista direttore di riviste di moda e di viaggi, ma, al tempo stesso, noto designer, è intervenuto sulle colonne del quotidiano “La Verità” nella giornata di sabato 28 agosto 2021 per commentare la situazione in Italia connessa all’omosessualità e al Ddl Zan. L’uomo, dichiaratamente gay, ha bocciato in pieno il disegno di legge che vede come primo firmatario l’omonimo esponente del Partito democratico: “Non mi piace per nulla, soprattutto quando parla dei trans, perché anche in quel caso sono fatti loro. Non vedo il motivo per cui lo Stato se ne debba occupare. E non c’è bisogno di spiegare questo a scuola a giovani di 15 anni o ancora più piccoli. Se a questi fai venire in mente una cosa del genere, magari hanno voglia di provarla. Bisogna istruire le famiglie e prepararle, non i ragazzi”.
Insomma, in questi termini, secondo Sclavi, il Ddl non funziona come dovrebbe: “Per aggiustarlo devono pensarci i politici, io non lo sono. E i compromessi non mi sono mai piaciuti, né le aggiustature. Quindi, lo leverei e basta. Non ce n’è bisogno”.
FABRIZIO SCLAVI: “ODIO I GAY PRIDE, I POLITICI NE CAVALCANO L’ONDA”
Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi de “La Verità”, Fabrizio Sclavi si dimostra apertamente contrario anche ai gay pride, asserendo che li trova negativi in ogni loro aspetto: “Le parrucche colorate, le baracconate non hanno senso, perché in questo modo ti metti contro tutti gli altri. È sputtanare una cosa molto seria e non rappresenta un riscatto. In Italia e in Europa sono stati presi in mano malamente dai politici e dai sindaci, che potevano gestire tutto in maniera diversa e non cavalcare solo l’onda per qualche voto in più”.
Per quanto concerne la sua storia personale, Sclavi ha rivelato che sua madre non aveva capito che fosse gay e con lei non ha mai rivelato la sua attrazione nei confronti di altri uomini. Tuttavia, “per andare a letto con un uomo non hai bisogno di sembrare donna. Se vuoi andare con un gay, meglio se sei un uomo normale”.