Da Tommaso Zorzi a Vladimir Luxuria, arrivando ad Elodie e infine anche Fedez: lo schieramento dei “vip” musical-televisivi sul Ddl Zan è completamente a favore e per questo motivo nelle ultime settimane sono aumentati a dismisura gli interventi sui social per sollecitare la politica ad adottare in fretta il disegno di legge contro l’omofobia, la transfobia e la differenza di genere. In particolare, la Lega con il leader Matteo Salvini viene presa “di mira” in quanto oppositrice ad alcuni concetti del Ddl Zan (ritenendo meglio adottare aggravanti maggiori sui reati di odio contro persone LGBT nella già presente Legge Mancino, evitando invece possibili ambiguità con reati “di opinione” e corsi pro-LGBT nelle scuole).
L’ultima polemica social che ha fatto discutere riguarda proprio il marito di Chiara Ferragni e l’attuale segretario federale della Lega: motivo del contendere, il messaggio scritto giorni fa da Salvini in merito alla raccolta firme per chiedere l’abolizione del coprifuoco. «La libertà vince! Grazie alle battaglie della Lega e grazie anche alle vostre preziose firme (siamo a 99.074, fantastico) il governo si impegna a rivedere già a MAGGIO limiti, chiusure e divieti, a partire dal coprifuoco». La replica secca di Fedez – che fa il paio con quella dell’opinionista dell’Isola dei Famosi Tommaso Zorzi – “punge” Salvini sulla quantità di firme raccolte: «La cosa interessante è questa: quando loro raccolgono 99mila firme è una grande vittoria, quando dall’altra parte ci sono quasi MEZZO MILIONE di firme pro DDL ZAN se ne fregano altamente. Tragicomico».
LA REPLICA DI SALVINI E L’INVITO (CON TANTO DI FIRMA)
A Zorzi – che avete dato a Salvini del “quello là con la sua petizione di me*da” – il leader della Lega aveva risposto piccato: «Secondo l’amico #Zorzi, che peraltro mi sta anche simpatico, voi 117.346 che avete firmato per la battaglia #nocoprifuoco per il diritto al lavoro ed alla libertà, siete NIENTE. Io sono “quell’altro là” e la raccolta firme a cui avete aderito è solo una “petizione di merda” a confronto delle sue importantissime storie Instagram. Se non rispetta me amen, gli chiedo almeno di rispettare voi e la richiesta di libertà e lavoro di migliaia di Italiani, meno fortunati di lui». Con Fedez invece il discorso è diverso (anche perché il cantante rapper non ha comunque insultato il leader del Carroccio), tanto che il messaggio di risposta di Salvini è ben più dialogante e disponibile: «Caro Fedez, non solo ti ammiro come artista, ma ti ringrazio come cittadino, per i generosi contributi che hai dato per la costruzione dell’Ospedale anti-Covid in Fiera a Milano e per aiutare i lavoratori dello spettacolo in difficoltà. Non è tempo di polemiche ma di ricostruzione, per cui sarei ben contento di incontrarti per parlare di diritti, lavoro e libertà». Non solo, l’ex Ministro degli Interni aggiunge «Chi discrimina, insulta o aggredisce in base al colore della pelle, all’aspetto fisico o alle scelte in amore è un cretino e va punito. Senza togliere a nessuno la libertà di pensare che un bimbo abbia diritto ad avere una mamma e un papà e che l’utero in affitto sia una barbarie sulla pelle delle donne». Infine un appello diretto a Fedez, con tanto di richiesta di firma: «Sperando che tu Fedez possa firmare a sostegno della nostra battaglia di libertà No Coprifuoco, come altri 119.312 cittadini hanno già fatto in soli 3 giorni, ti saluto in attesa di conoscerti».