È un concentrato di attacchi, sarcasmo e indignazione il gruppo di stories su Instagram che il cantante Fedez ha sciorinato questa mattina dopo la notizia del Vaticano che chiede importanti modifiche al Ddl Zan (perché a rischio alcuni principi stabiliti dal Concordato Stato-Chiesa). Per il “testimonial” per eccellenza ormai del disegno di legge contro l’omolesbobitransfobia – dopo il monologo al Concertone del Primo Maggio – non è accettabile la richiesta della Santa Sede e per questo apostrofa la Chiesa praticamente su qualsivoglia argomento, non per forza direttamente concernente il Ddl Zan: «Riassumendo: il Vaticano che ha un debito stimato di 5 miliardi di euro su tasse immobiliari mai pagate dal 2005 ad oggi per le strutture a fini COMMERCIALI dice all’Italia “guarda che con il DDL Zan stai violando il Concordato», scrive su Twitter prima della serie di stories apparse sul suo profilo Instagram.
«Ma chi ha concordato il Concordato? – dice il rapper – Voi avete concordato qualcosa? Ma poi non avevamo concordato, amici del Vaticano, che ci davate le tasse arretrate sugli immobili?». Fedez cita poi le stime Ue di qualche anno fa in merito ai «4-5 miliardini, forse di più. In realtà non si sa, perché avete perso il conto degli immobili, ne avete troppi, magari dateci quei soldini, che ci servono per portare avanti il paese, poi venite a rompere le palline sulle leggi italiane, no? Sarebbe carino».
FEDEZ ATTACCA LA CHIESA SUL DDL ZAN
Esattamente come avvenuto già oggi con l’intervento dell’UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti), anche il marito di Chiara Ferragni rivendica contro il Vaticano la laicità dello Stato italiano: «E comunque, piccolo spoiler, amici del Vaticano: siamo uno stato laico, so che non siete abituati a sentirvelo dire, ma in teoria saremmo uno stato laico». Nuove accuse lanciate poi contro la Chiesa anche sul tema pedofilia, anche qui per nulla coincidente con il merito della questione sollevata dalla Santa Sede sul Ddl Zan: «Fatemi capire, voi potete metter il becco sulle leggi italiane, ma quando in Italia viene sgamato uno di quei preti pedofili, mi spiegate perché non viene processato dalla giustizia italiana?». Infine, l’appello si sposta al Governo e non più alla Chiesa, con Fedez che incalza nell’ultima story di Instagram: «Spero – conclude – che il governo italiano si renda conto di avere tra le mani un’occasione incredibile, non solo quella di far sì che, non che venga approvato il Ddl Zan, ma che venga votato, e quindi che la democrazia faccia il suo corso, fisiologico e normale, ma anche quella di abolire un concordato anacronistico e di rivendicare la laicità dello stato italiano. E’ meglio del 3×2 al Lidl raga, che facciamo? Non ne approfittate?».