Cattolico credente (ma non praticante), primo deputato a fare outing (nel 1996) e oggi intenzionato a ritornare in politica per guidare una “nuova” sinistra contro il Governo Draghi: è Nichi Vendola che sul “Huffington Post” tuona contro sia lo Stato italiano e sia il Vaticano per la ormai annosa “nota verbale” trasmessa dalla Santa Sede con richiesta di modifiche al Ddl Zan per alcuni passaggi che violerebbero il Concordato. «La Chiesa dovrebbe chiedere perdono agli omosessuali. Volendo ci si può leggere persino un lato ‘positivo’ in questo tentativo di intromissione: questo interesse non richiesto del Vaticano nei confronti dell’iter di approvazione della Legge Zan potrebbe sortire l’effetto contrario, e accelerare la discussione in Parlamento e nel paese», spiega all’HuffPost.



Per l’ex leader di Sel, è una “grido manzoniano” quello di intravedere una deriva liberticida dietro al disegno di legge della sinistra contro l’omobilesbotrasnfobia: «fa sorridere vedere la beata compagnia degli oscurantisti invocare la protezione della libertà. Io penso che incitare alla discriminazione e alla violenza sia un crimine e non una effervescente espressione di pluralismo. Penso che il magistero dell’odio e dell’intolleranza non sia una manifestazione del libero pensiero, ma una minaccia alla vita altrui. Mi auguro con tutto il cuore che il DDL Zan venga approvato al più presto».



IL PERDONO E I DIRITTI

Ce l’ha con tutti Vendola, dal Centrodestra alla Chiesa passando per chiunque intraveda nel Ddl Zan un pericolo o anche solo un rischio per la libertà di pensiero (come ravvede il Vaticano, alcuni gruppi di femministe e qualche sparuta voce isolata nell’opinione pubblica altrimenti completamente schierata a favore del Ddl): «Da credente non più praticante, in un universo pieno di praticanti non credenti, mi chiedo come possa la Chiesa, ancora oggi, non fare i conti con il dolore che ha causato nel corso dei secoli per il suo dogmatismo sessuofobico e omofobico». Non si salva nessuno per Nichi Vendola, nemmeno Papa Francesco nonostante con lui avesse sperato in una nuova Chiesa “oltre i muri”: «non capisco questo arretramento. La Chiesa ha chiesto, tardivamente ma giustamente, perdono agli ebrei per la loro persecuzione organizzata anche dal cattolicesimo. Piuttosto che invocare, con un gesto superbo e anacronistico, il rispetto del Concordato, la Chiesa dovrebbe chiedere perdono agli omosessuali».



Il Vaticano sbaglia, il Governo pure nel non prendere posizione: e la colpa, secondo Vendola, è solo della destra che si conferma «avanguardia della retroguardia. Sono sempre stati dall’altra parte della barricata: sul divorzio, sull’aborto, sulle unioni civili, sempre nemici delle libertà e dei diritti. La cosa grottesca è che si dichiarano liberali, rivendicano un amore smisurato per la libertà, e lo fanno ammirando Putin, Orban e Bolsonaro. Ed è la libertà di dire parole che sono solo slogan o bolle di sapone».