Il Ddl Zan potrebbe essere la rottura definitiva dell’ipotetico ‘asse’ tra Partito Democratico e mondo islamico: lo sostiene oggi Francesco Borgonovo su “La Verità” riflettendo sul documento di 4 giorni fa dell’Ucoii (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia) in merito al disegno di legge contro l’omobilesbotransfobia. «Credere che la famiglia sia formata da una donna e un uomo non vuol dire discriminare qualcuno», ha scritto il presidente Yassine Baradai durante un’audizione in Commissione Giustizia al Senato.



Il direttore del periodico islamico “La Luce”, Davide Piccardo ha poi scritto in un altro articolo come la consigliera Pd nel Comune di Milano, Sumaya Abdel Qader, sbagli e non poco a condividere «leggi controverse sotto il profilo etico quando non chiaramente anti- religiose».

L’ASSE PD-ISLAM INCRINATO DAL DDL ZAN?

Secondo un terzo elemento di spicco del mondo musulmano in Italia, il fondatore stesso dell’Ucoii Roberto Hamza Piccardo ha lanciato un “diktat” non più solo contro i partiti di destra (considerati “omofobi”) ma anche «non è possibile più appoggiare i partiti di sinistra che portano avanti il loro progetto “gender” fin nelle scuole dell’infanzia, per legge». Insomma, uno scontro a muso duro in cui il Partito Democratico, solitamente area di dialogo proficuo con il mondo musulmano, ne esce potenzialmente indebolito: «Dei musulmani il Pd si occupa molto quando può trarne vantaggio, cioè per sostenere la cittadinanza facile, l’antirazzismo di facciata e l’immigrazione selvaggia. Ma non appena la “minoranza islamica” esce dalla casellina che la sinistra le ha riservato, non ha più spazio», attacca duramente l’editoriale de “La Verità”. Si citano esponenti del mondo islamico quando appoggiano leggi e proposte come lo Ius Soli, mentre non si segnalano quando sollevano anche molto duramente forti dubbi, come per il Ddl Zan. Per Borgonovo dunque, a conti fatti, «insistendo sul bavaglio arcobaleno il Pd è riuscito a irritare pure i musulmani italiani. Che succederà ora? Zan accuserà le associazioni islamiche di alimentare l’odio? Per altro, se il ddl passasse, i musulmani potrebbero risultare a norma di legge sia vittime (islamofobia) sia carnefici (omofobia)».



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