Recentemente Andrea De Bertoldi, deputato di Fratelli d’Italia e relatore del decreto che ha eliminato lo sconto in fattura per i bonus edilizi, ha rilasciato un’intervista per Il Messaggero in cui parla proprio della norma. Con il decreto fin da subito sarà bloccato il sistema della cessione del credito nell’ambito dei bonus edilizi, sbloccando di fatto 19 miliardi di crediti che attualmente risultano insolubili.
Un grosso problema, quello sollevato dal Superbonus, soprattutto per le tasche dello Stato, e che secondo De Bertoldi non poteva essere rimandato. “È stato un atto di responsabilità del governo Meloni”, che bloccando l’emissione di nuovi crediti, concentrando “l’attenzione sugli attuali crediti bloccati” riuscirà a rimettere “l’attuale emergenza”. “Il decreto”, spiega, “ha la finalità di sbloccare gli attuali crediti d’imposta che non riescono ad essere acquistati dal sistema bancario”, e tra le tante misure che starebbe pensando Fratello d’Italia ci sarebbe anche quella di utilizzare gli F24 della clientela della banche. “Il decreto verrà migliorato”, spiega De Bernardi parlando proprio dell’uso degli F24, “una delle soluzioni che saranno sicuramente approfondite in sede tecnica e valutate in sede parlamentare”.
De Bertoldi sullo scudo penale per le banche
Continuando nella sua intervista Andrea De Bertoldi ha parlato anche dell’ipotesi dello scudo penale per le banche. La misura sembra essere sul tavolo delle trattative, soprattutto perché “il governo Meloni intende essere vicino a tutti coloro che oggi sono in difficoltà e proprio per questo non vuole che si creino ulteriori situazioni di questo tipo, dovute alle facilonerie e superficialità che erano insite nei provvedimenti originari”.
De Bertoldi ha poi parlato anche delle future possibilità che saranno concesse agli attuali cittadini che hanno aderito al Superbonus. “Se hanno già conseguito le delibere condominiali e le comunicazioni di inizio lavori alla data del decreto, non avranno alcun problema, ma anzi vedranno facilitata la possibilità di poter cedere i propri crediti per le ragioni di cui sopra”. Tuttavia, continua De Bertoldi, “coloro che ancora non hanno iniziato le procedure potranno per ora procedere solamente con il sistema tradizionale delle detrazioni d’imposta pluriennali“. “Il governo”, spiega in conclusione, “aveva la necessità di tutelare i conti pubblici e quindi in definitiva gli interessi di tutti cittadini”.