La procura di Milano ha deciso di aprire un’indagine conoscitiva in merito al caso del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. L’indagine conoscitiva, senza titolo di reato ne tanto meno indagati, giunge a seguito di un esposto che è stato presentato dal Codacons per via della presenza dello stesso patron del Napoli in Assemblea di Lega lo scorso 9 settembre. Secondo le indiscrezioni emerse in quei giorni, come ricorda oggi Il Mattino, pare che De Laurentiis si fosse presentato nonostante avesse già i malesseri riconducibili al covid (cosa sempre smentita dal diretto interessato), e inoltre “senza mascherina”, come fa sapere l’associazione dei consumatori. In base a quanto emerso sembra che De Laurentiis, in occasione dell’assemblea non avesse ancora ricevuto l’esito del tampone, e di conseguenza non aveva la certezza di essere positivo pur avendo qualche piccolo sintomo.
DE LAURENTIIS, APERTA INDAGINE CONOSCITIVA: NAPOLI IN ANSIA PER I TAMPONI
Qualora lo stesso De Laurentiis venisse giudicato “colpevole”, stando alle leggi sanitarie, non avendo rispettato l’auto-isolamento fiduciario, scatterebbe un illecito amministrativo con una multa fino a 400 euro. In attesa di novità da questo fronte, proprio nella giornata di ieri il Napoli ha annunciato la guarigione totale di De Laurentiis dal covid-19. Il tampone è risultato doppiamente negativo di conseguenza lo stesso patron del club campano è potuto tornare alla solita vita, uscendo dall’isolamento. L’associazione calcio Napoli, fa sapere che il numero uno del club è tornato “pienamente operativo”, dopo la positività riscontrata lo scorso 11 settembre, due giorni dopo la famosa assemblea in Lega di cui sopra. Fa specie il fatto che il presidente del Napoli sia guarito in un momento in cui gli stessi calciatori azzurri attendono con ansia l’esito dei tamponi dopo la sfida contro il Genoa (16 i tesserati rossoblu col covid). Nella giornata di ieri i tamponi sono risultati tutti negativi, ma oggi i test sono stati ripetuti come da prassi.