È scontro in diretta tra Aurelio De Laurentiis e la troupe di Sky alla vigilia del match di Champions League tra Napoli e Barcellona. Un giornalista dell’emittente televisiva stava rivolgendo qualche domanda a Matteo Politano quando il presidente dei partenopei è arrivato e furioso ha portato via il suo giocatore. “Con loro non ci devi parlare”, ha affermato secondo quanto ricostruito da Open.
Il video della scena, ripresa dalle telecamere, è diventato virale sui social network, dove molti hanno contestato il patron. Non soltanto per i no prima a DAZN e ora a Sky, ma anche perché dopo avere bloccato l’intervista avrebbe anche litigato con il giornalista Max Ugolini, che gli aveva chiesto il motivo di questa reazione, e spintonato il cameraman. Il presidente ad ogni modo non ne ha voluto sapere e ha trascinato via il giocatore, anche lui piuttosto sbigottito e non di certo contento di ritrovarsi suo malgrado protagonista di questo spiacevole episodio.
De Laurentiis contro Sky: interrompe l’intervista di Politano e litiga col giornalista, le reazioni
Federico Ferri, direttore di Sky Sport, non ha tardato a replicare ad Aurelio De Laurentiis dopo lo scontro avuto da quest’ultimo con la sua troupe. “Chi fa le interviste di Sky Sport lo decide Sky Sport. Senza parole per quello che è successo al nostro giornalista, e al nostro cameraman: lo condanno senza altri commenti. Una cosa è certa: andiamo avanti come sempre, con professionalità, rigore, credibilità. Ed educazione”, ha scritto su X nelle scorse ore.
In molti lo hanno sostenuto, ma non sono mancate anche le persone che si sono schierate dalla parte del presidente del Napoli. “Tralasciando i modi totalmente condannabili (solidarietà al collega ed amico Max Ugolini): prima Dazn, ora Sky. Qualcuno si è chiesto o chiederà a De Laurentiis cosa sia successo con le tv? Suppongo che qualcosa debba essere accaduto, no?! Ripeto per gli integralisti: modi condannabili, non esiste interrompere così un’intervista. Per arrivare a tanto, però, qualcosa sarà successo”, ha scritto il giornalista Diego De Luca.