Gaffe del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che secondo l’Ansa sarebbe stato protagonista di un alterco verbale acceso con una manager della Lega Calcio, nel corso dell’assemblea della Serie A andata in scena giovedì pomeriggio. “Lei è una incompetente, vada a casa ad accudire i figli“, avrebbe detto Aurelio De Laurentiis scatenando una certa sorpresa per aver rivolto un espressione sessista in pubblico. La lite sarebbe avvenuta nel corso di una riunione nel salone di un hotel di Milano. La manager in questione è Viola Fabri, Chief Operating Financial Officer della Lega Calcio Serie A, che durante la discussione ha sollevato un problema relativo a mancati adempimenti da parte del Napoli, legati a un calciatore. Le testimonianze raccolte dall’Ansa hanno parlato di una reazione molto dura, soprattutto per aver ritenuto inopportuna la sollevazione della questione in quello specifico momento.



DE LAURENTIIS NON CONFERMA IL COMMENTO

“Il presidente non ricorda l’episodio e non ricorda di aver offeso nessuno”, questo il commento trapelato da ambienti vicini a De Laurentiis, col presidente del Napoli che non ha dunque confermato l’epiteto, secondo il quale avrebbe invitato la manager della Lega a occuparsi di questioni familiari invece di essere impegnata in appuntamenti come le riunioni con i presidenti di club. La giornata era già stata ricca di esternazioni da parte del patron dei partenopei che aveva attaccato il Comitato Tecnico Scientifico riguardo la possibilità di iniziare già il prossimo 12 settembre la nuova stagione in Serie A: “I politici non dovrebbero andare in vacanza. Abbiamo questi geni del comitato, non so dove li abbiano trovati. Basterebbe che le 20 società facessero causa per un miliardo a questi signori e accadrebbe lo scandalo. Questi sono grandi cervelli o cervellotici? O il Paese riprende o fallisce. Già nel 2017 eravamo sulla strada del fallimento ed eravamo sotto schiaffo da tantissimi anni, ora siamo sotto terra. Se ci vogliono mettere una lapide sopra non lo so, dobbiamo emigrare ma per andare dove? Ce lo dicessero.

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