Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, intervenuto ai microfoni di “Tutti Convocati” su Radio 24, è tornato a parlare del tema dell’assegnazione dei diritti tv del campionato di Serie A, puntando il dito sulla Legge Melandri, che tuttora lo norma secondo lui in modo errato.
“È la più grossa stro*zata del mondo perché nessuno ha mai avuto il coraggio di dire come si è permessa la Melandri di diminuire la produttività del calcio e limitare le nostre possibilità di gestione dell’impresa con una legge di me*da. Non ci deve essere nessuna legge che limita, è anticostituzionale”, così ha commentato la notizia secondo cui la Lega avrebbe fissato a 930 milioni di euro il tasso minimo per gli incassi dal prossimo bando. Poi l’attacco senza mezzi termini alla ex Ministra della Cultura. “Giovanna Melandri ha distrutto prima il cinema e poi il calcio. Chi mi spiega perché i politici devono fare cose di cui non hanno conoscenza e esperienza? Questo ha portato al fallimento del calcio italiano”.
De Laurentiis: “Melandri ha distrutto cinema e calcio”. L’attacco a Uefa e Fifa
Aurelio De Laurentiis, oltre a usare parole dure contro Giovanna Melandri sul tema dei diritti tv, si è anche scagliato contro i vertici del mondo del calcio. “Noi stiamo ancora alla Champions, alla Europa League e alla Conference. Ma a chi interessa spendere dei soldi per portare la propria squadra a giocare la Conference?”, ha sottolineato. E sulla Superlega: “Dissi a Agnelli che non andava bene perché lui la voleva fare per una élite. Meglio mettere dieci miliardi sul tavolo e organizzare un torneo con le prime 6 squadre di un campionato importante e la prima di uno minore. Sulle piattaforme i tifosi vogliono pagare per vedere partite interessanti”.
Anche in Italia però le cose non vanno come dovrebbero per il presidente del Napoli. “Qualcuno dei miei colleghi pensa che riducendo il numero di squadre prenderemmo meno soldi, ma è una stro*zata perché alcune partite non interessano a nessuno. In Inghilterra alcune partite non vengono neanche trasmesse”.