Aurelio de Laurentiis un fiume in piena ai microfoni di Smart Talk, trasmissione di Wall Street Italia. Il presidente del Napoli non ha lesinato frecciatine a destra e sinistra, a partire dal Fair Play Finanziario, di cui tutti si sono dimenticati: “Il calcio non è solo passione, ma anche industria. E se è industria non si può dimenticare. Uefa, Fifa e le Leghe dovrebbero operare per noi, ma invece noi siamo semplicemente i loro feudatari”.



“Non è vero che il Napoli ha guadagna”, ha proseguito Aurelio de Laurentiis: “Ci stiamo leccando le ferite perché abbiamo perso 200 milioni di euro negli ultimi due anni”. Il patron azzurro ha ribadito che il  mondo del calcio non è in grado di gestirsi: “Si fa il teatrino per gli altri”. ADL non ha risparmiato critiche alle coppe europee, definite farlocche: “Bisogna far nascere competizioni che si giochino durante una settimana tra i top 5 campionati europei. Superlega? Bah, ero contrario, perché era una competizione a invito. C’erano dei privilegiati che invitavano gli altri. Conference League? È una stupidata”.



De Laurentiis: “Non comprerò più africani”

Il passaggio più discusso è però un altro. Aurelio de Laurentiis infatti si è scagliato contro la Coppa d’Africa e ha minacciato di non acquistare più calciatori impegnati in quella competizione: “Basta africani, oppure che rinuncino a giocare la Coppa d’Africa. Io non ne comprerò più per questo motivo”. Il patron dei partenopei ha aggiunto: “Noi paghiamo gli stipendi per mandarli in giro a giocare per il mondo nel bel mezzo del campionato”.

Sui social network tantissime persone hanno bacchettato de Laurentiis. “Fallirete” e “razzisti”, alcuni dei messaggi registrati sul web da parte degli africani. Non è tardata ad arrivare la replica di un altro africano di spicco, l’ex Kalidou Koulibaly. Oggi al Chelsea, il difensore ha spiegato: “Per me la cosa più importante è rispettare tutti. Quando giocavo a Napoli, rappresentavo anche il Senegal. Vero che è stata dura quando siamo andati in Coppa d’Africa, ma serve rispetto anche per le Nazionali africane. Come capitano del Senegal, penso non sia giusto parlare così di una nazionale africana. Rispetto quello che pensa, se crede che la squadra possa giocare senza africani è un suo diritto. Ma sono sicuro che al Napoli ci sono tante persone che non la pensano come lui. Prendo queste parole come quello che pensa lui, non come quello che pensa la città o la società”, riporta TMW.