Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è stato intervistato ieri sera dal programma di Rai Uno, Cinque Minuti, condotto da Bruno Vespa. “Le rose vanno rinnovate – ha esordito il patron azzurro in merito alla rivoluzione dell’estate 2022 – io avevo deciso di rinnovare il parco giocatori e abbiamo pescato all’estero dei giocatori molto interessanti ed è andata bene”. Aurelio De Laurentiis aveva prelevato il Napoli nel 2004 dal tribunale, dopo che la gloriosa società campana era fallita: “In meno di 10 anni ho riportato il Napoli in Europa per 14 anni consecutivi ed in meno di altri 10 anni abbiamo vinto lo scudetto”. Quindi il presidente degli azzurri ha sottolineato quanto sia importante gestire in maniera imprenditoriale una squadra di calcio: “Come si fa a fare una squadra senza debiti? E come si fa a fare un film senza debiti? Bisogna fare budget precisi in relazione a quello che offre il mercato. Cioè bisogna fare gli imprenditori. Nella vita ci sono gli imprenditori e i prenditori. Per il Napoli mi hanno offerto 1 miliardo, ma io l’ho rifiutato. In realtà me ne hanno offerti 2.5 per il mio gruppo e ho rifiutato anche quelli”.



Sul futuro di Luciano Spalletti De Laurentiis non ha dubbi: “Spalletti è un mito, che io inseguivo da almeno 10 anni. Finalmente l’ho portato a Napoli. Mi ha riportato in Europa dopo la crisi del Covid. E adesso io vorrei che si fosse aperto un ciclo con lui alla guida, perchè è un grande condottiero. Il rinnovo? Io ho esercitato un’opzione, quindi adesso la parola è al rispetto di quello che contrattualmente era già stato prestabilito. Napoli nasce da una sirena, da Partenope. Lui ha dichiarato di essersi innamorato di Napoli. E’ il primo scudetto dopo averli vinti in Russia, che però è altra cosa. Oramai è un eroe, è entrato nella storia. E’ bene che lui ne goda”.



DE LAURENTIIS: “IL SUD E’ UNA PARTE IMPORTANTISSIMA DELL’ITALIA”

E con uno Spalletti che rimane c’è anche un Osimhen punto fisso della compagine azzurra: “Venderò Osimhen? No, giammai”. Sulla festa ufficiale scudetto di domani: “I napoletani stanno festeggiando da almeno un mese. Vedremo cosa accadrà domenica. Stiamo preparando una bellissima festa per la partita contro la Fiorentina. E vedremo ancora successivamente, per Napoli-Inter. Non finiranno mai le feste. A Napoli si festeggia sempre”.

Chiusura dedicata al sud: “Il Sud è una parte importantissima di un’Italia disunita. Noi abbiamo fatto pochi anni fa l’unità d’Italia, perchè 150 anni non sono quasi nulla. Nel 1200 eravamo l’Italia dei comuni e siamo rimasti tali. In realtà la grande ricchezza dell’Italia è proprio tutto ciò che esiste tra il Nord, il Centro e il Sud, solo che va unificato, perchè saremmo i primi del mondo”.