Aurelio De Laurentiis è superstizioso al punto da non volere che il suo Napoli giochi di venerdì 17. La Lega aveva inserito nel calendario di Serie A la partita contro la Fiorentina proprio in questa data, che però non è piaciuta al presidente dei partenopei. È per questo motivo che ha chiesto un cambiamento. L’aspetto bizzarro, come riportato da Repubblica, è che la richiesta è stata presa in considerazione e probabilmente verrà anche accettata dalla Lega, anche se questo dipenderà dalla volontà della Viola.



In base alla ricostruzione di quanto accaduto, pare che Aurelio De Laurentiis abbia chiamato direttamente al telefono Lorenzo Casini, presidente della Lega A. La scrittura del calendario degli anticipi e dei posticipi del massimo campionato non è certamente una delle funzioni di quest’ultimo, che però da parte sua ha voluto fare un favore al numero uno dei partenopei. È così che si è messo in contatto con la Fiorentina per fare sì che accettasse la richiesta.



Fiorentina Napoli rinviata per “scaramanzia”? Il nodo relativo all’orario

L’ipotesi di fare slittare Fiorentina Napoli da venerdì 17 maggio a sabato 18 maggio, in tal senso, non dispiace a nessuna delle due parti. I club però non sono d’accordo per quanto riguarda l’orario. Il presidente dei partenopei Aurelio De Laurentiis infatti non ha in tal senso grandi pretese, mentre la Viola vorrebbe mantenere la fascia serale. Una opzione impossibile in virtù dei diritti televisivi già assegnati a Sky. È presumibile dunque che il tutto si concluda con un nulla di fatto e che il numero uno degli azzurri sia costretto a mettere da parte la scaramanzia.



A uscirne piuttosto criticato in compenso potrebbe essere Lorenzo Casini. In molti infatti non hanno apprezzato lo slancio del presidente della Lega A, che non si è tirato indietro di fronte alla bizzarra richiesta dei partenopei. Nei giorni scorsi d’altronde aveva già ricevuto una lettera di sfiducia da Roma, Milan, Juventus e Inter, adesso la situazione potrebbe diventare sempre più compromessa. L’alleanza con Aurelio De Laurentiis potrebbe non essere sufficiente a metterci una pezza.