Insulti e offese per Aurelio De Laurentiis, vittima di un “agguato” nelle scorse ore sotto lo studio del dentista dove si era recato. Questa vicenda conferma il clima durissimo nei confronti del presidente del Napoli, contestato a più riprese. La squadra ha chiuso la stagione al terzo posto, quindi disputerà la Champions League anche nella prossima stagione, ma i tifosi non sono soddisfatti, infatti hanno messo di nuovo nel mirino il patron del club, a causa della sua politica societaria e del calciomercato, quindi della campagna acquisti, visto che finora sono stati tesserati solo tre nuovi calciatori, perdendo però Koulibaly, Mertens, Insigne e Ospina.



Dunque, c’è grande malcontento, ma le contestazioni stanno raggiungendo alti livelli di tensione. Lo dimostra un video diffuso nelle scorse ore, a conferma del durissimo trattamento riservato ad Aurelio De Laurentiis nella giornata di mercoledì, al termine della visita dal dentista. Alcuni tifosi si sono appostati sotto lo studio, pregando così “l’agguato” al numero uno del Napoli, che infatti all’uscita è stato insultato pesantemente.



DE LAURENTIIS CONTESTATO: IL RETROSCENA SU MERTENS

Parole feroci sono state rivolte ad Aurelio De Laurentiis, non un bel modo per contestarlo. Ma il presidente del Napoli non si è scomposto, anzi ha pazientemente risposto ad un tifoso che chiedeva chiarimenti su alcune mosse di calciomercato. Una calma olimpica quella mostrata dal produttore cinematografico, nonostante le pesanti offese ricevute. Quindi, al tifoso che lo ha fermato ha pure rivelato qual era stata l’offerta fatta a Dries Mertens, che attualmente è ancora senza contratto dopo il mancato rinnovo col Napoli. «All’inizio gli ho offerto 1.8 milioni di euro, poi ho incrementato di 200mila euro, poi sono arrivato fino a 2.4 milioni e lui li ha rifiutati. Offerta annuale o biennale? Lui voleva stare un anno», ha dichiarato Aurelio De Laurentiis, confermando che da parte del club partenopeo c’era l’intenzione di far restare l’attaccante belga, al punto tale che ci sono stati diversi rialzi, salvo poi interrompere la trattativa di fronte all’ennesimo rifiuto del calciatore.