De Laurentiis contro il sistema Uefa: “Non funziona più”
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli vorrebbe una riforma del sistema calcistico. In un’intervista rilasciata al Daily Mail ha attaccato il sistema Uefa. Per il patron del club azzurro, l’attuale sistema delle coppe europee sarebbe ormai obsoleto: “Non funziona più. La Champions e l’Europa League non generano entrate sufficienti per giustificare la partecipazione dei club”. Secondo De Laurentiis, per essere competitivo nei tornei europei, c’è bisogno di giocatori di alto livello: “Ciò significa che devi spendere di più e il premio in denaro delle competizioni europee non ne tiene conto”.
Un messaggio simile era già stato lanciato in passato da Andrea Agnelli, che in merito alla fondazione della Superlega disse che si trattava di “grido d’allarme, non un colpo di Stato”. Nell’intervista al Daily Mail, il presidente del Napoli ha dichiarato: “Ecco perché i club hanno bisogno di parlare tra loro per creare un torneo più moderno e redditizio per tutti i partecipanti”. Aurelio De Laurentiis starebbe quindi studiando un nuovo progetto.
La proposta di De Laurentiis: “Superlega basata sul merito”
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, dopo aver esposto quelli che secondo lui sono i problemi legati al sistema Uefa, nell’intervista al Daily Mail, lancia la sua proposta. Tra le priorità da considerare, secondo il numero uno del club partenopeo: “Bisogna ridurre il numero di partite, riducendo le dimensioni delle migliori divisioni in Europa”. De Laurentiis espone poi la sua proposta: “Creiamo un campionato europeo con un sistema d’ingresso democratico“.
Un torneo che si differenzia dal precedente tentativo della Superlega, in quanto secondo la proposta del presidente del Napoli, è: “Basato su ciò che le squadre ottengono nelle loro competizioni nazionali”. De Laurentiis ha aggiunto: “Ho esaminato un progetto pronto a portare 10 miliardi di euro al gioco europeo. Ma ci vogliono volontà e totale indipendenza”. In chiusura, Aurelio De Laurentiis ha affermato che: “Noi italiani dobbiamo imparare dal calcio inglese. Se non cambiamo le regole del gioco e non lo rendiamo uno spettacolo migliore”.