Non si è ancora aperta formalmente la finestra di calciomercato invernale che già sono roventi polemiche sulla l’ipotesi che Mattihijs De Ligt lasci la Juventus nel prossimo futuro. Il difensore bianconero è punto fermo dello schieramento di Allegri e giocatore di grande valore, ma non è detto che rimanga a Vinovo a lungo, benchè pure abbia un contratto con la società piemontese fino al 2024. A dare sostengo a tale ipotesi sono le recenti dichiarazioni del suo agente Mino Raiola, il quale già un paio di giorni fa aveva affermato che la Juventus per il suo assistito è solo un punto di passaggio e non la meta e che pure “De Ligt è pronto per un nuovo passo, lo pensa anche lui”. Parole che avevano fatto subito tremare i tifosi bianconeri: e che hanno fatto non poco infuriare la dirigenza della Vecchia Signora, affatto d’accordo nel vedere andare via De Ligt dalla Juventus.



A rinfocolare le polemiche poi solo due giorni fa ancora lo stesso Mino Raiola, che in un intervista concessa a NOS si è spinto oltre, non solo confermando la possibilità che il giocatore abbandoni Torino, ma pure ipotizzando delle mete per il suo assistito. “Penso che chiunque sappia quali club citare quando si parla del futuro di De Ligt, vedremo questa estate. Premier League? Potrebbero anche essere Barcellona, Real Madrid o Paris Saint-Germain” le parole del super agente, che hanno suscitato una violenta reazione del club bianconero.



DE LIGT LASCIA LA JUVENTUS? ARRIVABENE: “GIOCATORI PIÙ ATTACCATI AGLI AGENTI CHE ALLA MAGLIA”

Giusto ieri sera, alla vigilia del match di Serie A tra Juventus e Cagliari, è tornato sull’ipotesi che De Ligt lasci la Juventus anche Maurizio Arrivabene, dallo scorso giugno amministratore delegato della Juventus. Il quale senza giri di parole, ha espresso tutta la sua rabbia per le recenti indiscrezioni di mercato e le dichiarazioni di Mino Raiola ai microfoni della stampa. Ai microfoni di DAZN il dirigente ha infatti affermato: “Dybala e De Ligt? Sono abituato a parlare chiaramente. L’attaccamento alla maglia da parte di certi giocatori è minore rispetto a quello che hanno per i procuratori, è un problema per le società. Dybala è il numero 10 della Juve, De Ligt è un grandissimo difensore”.



In chiusura Arrivabene prova però a smorzare i toni: “Devono fare il loro lavoro così come noi facciamo il nostro. I rapporti sono sereni, quando sarà il momento parleremo. Vogliamo che l’attaccamento alla maglia venga dimostrato in campo”. Pure è evidente che sul prossimo futuro di De Ligt sono già scintille tra club e agente: staremo a vedere.