Il presidente della Campania, Vincenzo de Luca, nel corso di una conferenza stampa sul blocco delle risorse per la Regione ha annunciato: “Procederemo a denunciare il ministro Fitto per atti di omissione rispetto a procedimenti che vengono strumentalmente bloccati con un danno immenso per la comunità campana, per l’economia e per la concretizzazione di interventi di assoluta urgenza come quelli relativi ai campi Flegrei”. Ha poi aggiunto: “Avanziamo una richiesta di dimissioni di un ministro che consideriamo incompetente e inconcludente e consideriamo un danno permanente per il Sud”.
De Luca ha sottolineato come il problema siano danni ingenti in molti Comuni che non sono riusciti a completare le opere per il mancato arrivo dei fondi Fesr: “Ci sono 300 Comuni che senza l’aiuto della Regione rischiano il dissesto, un disastro di proporzioni inimmaginabili. Attendiamo lo sblocco delle risorse da due anni, siamo alla delinquenza politica“. Il governatore della Regione Campania si è poi augurato di ricevere il supporto di gruppi parlamentari di esponenti meridionali.
De Luca: “Governo nemico del Sud, ci sono milioni di fondi bloccati”
Una vera e propria invettiva contro il ministro Fitto da parte di Vincenzo De Luca, che nel corso di una conferenza stampa sul blocco delle risorse per la Regione ha proseguito: “In qualunque Paese civile si dovrebbe dimettere. Nell’ultima corrispondenza con il ministero avevamo dato 30 giorni di tempo per avere una risposta, il termine scade il 22, data in cui procederemo alla denuncia alla giustizia amministrativa, contabile e penale per gravi atti di omissione“. A detta del governatore della Campania, “Questo è un governo nemico del Sud, ci sono milioni di fondi bloccati, l’atteggiamento del ministro Fitto è intollerabile”. De Luca da settimane lamenta ritardi e rinvii nell’assegnazione di fondi alla sua Regione: si tratterebbe di 23 miliardi di euro.
Il presidente ha poi annunciato che proverà a candidarsi per il terzo mandato: “Sento e leggo sui giornali che la Lega fa la proposta per il terzo mandato per il mio amico Zaia, ma non è vero: Zaia, il terzo mandato, lo sta già finendo, va per il quarto e quinto mandato. Noi andremo avanti perché non abbiamo recepito la vecchia legge nazionale, quindi i due mandati scattano da quando la recepiremo. Quindi andremo avanti, nei secoli dei secoli”. Secondo il governatore “bisogna dare la parola ai cittadini e non possono essere burocrati e anime morte romane che decidono in nome dei cittadini. Considero questa cosa una vergogna del nostro Paese, hanno paura della democrazia, hanno paura di dare la parola ai cittadini“.