Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato una card per tutti coloro che si sottoporranno al vaccino anti-covid. Parlando nella sua consueta diretta Facebook del venerdì, De Luca ha spiegato: “La Campania darà una card di avvenuta certificazione a tutti i cittadini vaccinati dopo il richiamo”. Quindi il presidente campano ha spiegato meglio come funzionerà: “Sul retro c’è un chip, ci auguriamo che tra qualche mese i cittadini la possono esibire per andare a cinema, ristorante con più tranquillità avendo la certificazione che sono stati vaccinati”.



De Luca si dice quindi soddisfatto di come la sua regione ha affrontato la seconda ondata pandemica: “In questi due-tre mesi, nonostante settimane di aggressione sciacallesca, la Campania ha retto bene. Abbiamo avuto un periodo ad inizio ottobre pesante, ma abbiamo fatto scelte importanti per far modo che la nostra regione restasse in mani sicure. Ora dobbiamo verificare cosa è successo dopo il periodo natalizio, per capire come sta evolvendo l’epidemia. Nell’ultima settimana di gennaio capiremo in quale situazione ci troviamo e prenderemo poi scelte definitive”.



DE LUCA: “LINEA DEL GOVERNO E’ LINEA DELLE MEZZE MISURE”

Quindi l’immancabile frecciata al governo, con De Luca che ha spiegato di non condividere la linea dell’esecutivo, definita “delle mezze misure”, e che serve solo “a produrre due risultati: prolungare l’epidemia e mandare l’Italia al manicomio, cittadini e categorie economiche”. Secondo il governatore della Campania bisognava agire in maniera differente: “Io sono per una zona arancione per tutta Italia, un solo colore per tutte le regioni almeno fino alla fine di gennaio, per capire come evolve la situazione. L’unica deroga va fatta per regioni che sono in condizioni difficili e per le quali si può pensare ad una ‘zona rossa’. E’ inutile aprire e poi richiudere per altri due mesi. La linea della Campania è stata sempre questa. Noi vogliamo aprire tutto, per sempre. Non chiudere di tanto in tanto. C’è già una ripresa dell’epidemia, dobbiamo arrivare a fine gennaio per capire la situazione nel nostro Paese”.

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