Dopo aver accusato di “stupidità” il piano vaccinale del generale Figliuolo, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, torna a mettere nel mirino il commissario all’emergenza Covid-19. Nel mirino dello “Sceriffo”, che pochi giorni fa aveva rivendicato la decisione di privilegiare la vaccinazione degli operatori economici a dispetto delle fasce d’età, è finito questa volta il criterio di distribuzione regionale dei vaccini. Nella sua consueta diretta Facebook del venerdì, De Luca ha infatti attaccato: “Ad oggi la Campania viene privata di 200mila dosi di vaccino. Siamo l’ultima regione d’Italia per fornitura di vaccini in relazione alla popolazione. È una vergogna. Ma c’è una vergogna doppia: la Campania è l’ultima regione per distribuzione di vaccini Pfizer e Moderna, il primo al 16%, il secondo all’1,7%. Sono i due vaccini che servono alla popolazione anziana. Questa è una vergogna nazionale. Siamo al limite della delinquenza politica. Non so come altro denunciare una tale sperequazione nel trattamento dei cittadini italiani“.



DE LUCA CONTRO DRAGHI E IL GENERALE FIGLIUOLO

Secondo De Luca, insomma, la Campania sarebbe penalizzata non solo sulla quantità delle dosi da ricevere, ma anche sulla “qualità”. Il governatore ha dunque rincarato la dose: “Abbiamo avuto una settimana di grande confusione, dietro alla quale ci sono imbrogli nella comunicazione, realtà falsata, il proseguimento dell’operazione mercato nero dei vaccini, la verifica sostanziale di una inesistenza di una linea chiara da parte del governo sull’epidemia. Il dibattito pubblico oscilla tra le banalità burocratiche e la demagogia aperta. È assolutamente assente la ragione laica con la quale affrontare i problemi“. Poi, De Luca si è concentrato proprio sul generale Figliuolo: “Quando si è insediato il commissario Figliuolo, che io, appunto, chiamo ‘commissario’ e non ‘generale’, lui ci ha detto che avrebbe voluto seguire una linea molto chiara, cioè: un cittadino, un vaccino. E noi abbiamo ovviamente apprezzato. In questi 3 mesi la Campania ha accettato che andassero più vaccini alle regioni del Nord, dove vi era una più ampia popolazione anziana. Ma con l’intesa che poi, finita la distribuzione anticipata dei vaccini, ritornassimo a un criterio di rispetto rigoroso delle quantità di vaccini distribuite in base alla popolazione. Ad oggi questo non è avvenuto. Anzi, in violazione di quello che aveva annunciato il commissario Figliuolo, il problema addirittura si è aggravato“.



Secondo De Luca, “è scandaloso che né i grandi organi di informazione, né le tv pubbliche e private, né le forze politiche abbiano il coraggio e la dignità di porre rimedio a questa vergogna. Il motivo della polemica dell’ultima settimana è questo: continua il mercato nero dei vaccini. A fronte di questa realtà vergognosa, è davvero intollerabile dover ascoltare litanie, liturgie, parole prive di senso, banalità“. Poi ha chiosato: “Chiedo a tutte le forze politiche di dare una risposta chiara: ritenete di dover rimuovere questa vergogna o no? E assumetevi la responsabilità di quello che dite. La mia sensazione è che il governo navighi a vista. Io credo che dobbiamo dare la massima collaborazione perché i problemi sono complicati. Ma dobbiamo avere anche un interlocutore che non decida la sera per la mattina e che sia in grado di dare una linea chiara all’Italia intera“. Draghi e il generale Figliuolo decideranno di replicare a queste parole?

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