Non poteva tardare la replica del commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, dopo la “sfida” pubblica lanciata dalla Campania con il suo Presidente De Luca: «La campagna vaccinale deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’Ordinanza n. 6, che indica le categorie prioritarie di persone da proteggere dal Covid 19», così la nota del generale nominato dal Governo Draghi al posto di Domenico Arcuri. L’obiettivo – conclude Figliuolo – resta «quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive».
Non si schiera con il suo collega campano neanche il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che invita a seguire l’iter nazionale dato dal generale Figliuolo e dal capo della Protezione Civile Curcio: «Rispettiamo sempre le indicazioni che ci vengono date. Non abbiamo mai sgarrato: credo che seguire l’età sia importante». Il Governatore lombardo, in visita al centro vaccinale della Fabbrica del Vapore di Milano, ha aggiunto «Credo che seguire l’età sia importante e che nel momento in cui ci fosse una quantità notevole di vaccini si possa fare anche qualche altro discorso». (agg. di Niccolò Magnani)
L’ULTIMATUM DEL GOVERNATORE CAMPANIA
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto sapere pubblicamente che non è intenzionato a rispettare le direttive del Generale e commissario straordinario covid, Figliuolo, in merito alle priorità nelle vaccinazioni. “La Campania è stata una Regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore, altro è la stupidità – le parole di De Luca riportate dai principali organi di informazione online a cominciare dall’agenzia Ansa, a margine di una visita a Benevento – ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età”.
Quindi il numero uno dei campani ha motivato le sue parole: “Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta“.
DE LUCA: “NON PARTECIPEREMO PIU’ ALLE REGIONI SE…”
Il governatore della Campania si riferisce in particolare al comparto turistico, fra i più falcidiati da più di un anno a questa parte a causa della pandemia di covid: “Siccome abbiamo deciso che dobbiamo privilegiare un comparto importante dell’economia campana che è quello turistico e non possiamo vaccinare ad agosto, perché altrimenti abbiamo perduto un altro anno turistico, noi procederemo esattamente come abbiamo deciso di fare”- De Luca ha aggiunto: “Priorità assoluta agli ultra ottantenni e ai fragili. Abbiamo bisogno di tutelare la salute ma anche di dare il pane alla gente. Difficile reggere un altro anno di paralisi e capisco anche la rabbia degli operatori economici, anche perché spesso in Italia lo Stato non esiste”. Quindi il governatore Campania ha annunciato anche un’altra sorta di disobbedienza: “Se per aprile non arriveranno in Campania i duecentomila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle, prenderemo misure clamorose. Intanto non parteciperemo più alle riunioni della conferenza Regioni-Stato, perché non intendiamo più essere presi in giro. Siamo l’ultima regione – ha concluso – a ricevere vaccini rispetto alla popolazione ed è uno scandalo. È evidente che questo determina un rallentamento nella campagna vaccinale”. De Luca ha chiuso il suo intervento rincarando ancora di più la dose: “In Italia lo Stato non esiste e quando diciamo zona rossa è una presa in giro. Il ristoratore va in mezzo alla strada e trova migliaia di persone in giro senza mascherina e senza nessuno che controlli. Poi ha il diritto di arrabbiarsi”.