Continuano ad essere distanti le posizioni del governo e di Atlantia-Aspi. Alla vigilia della scadenza dell’ultimatum posto dall’esecutivo, la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli, ha annunciato di aver ricevuto dalla società di cui sopra una lettera: “Devo darvi notizia che è appena arrivata, un’ora fa una nota di Aspi – le parole della stessa De Micheli in audizione alla commissione Ambiente della Camera, riportate dall’edizione online di Repubblica – con cui ci ha comunicato di accettare il testo dell’accordo negoziale prospettato dalla parte pubblica chiedendo la sola eliminazione della clausola dell’art. 10, relativa alla condizione di efficacia della conclusione della trattativa societaria”. Si tratta nel dettaglio della clausola attraverso cui viene vincolato l’accordo all’accettazione di cedere il controllo di Aspi a Cdp.
DE MICHELI, LETTERA DI ASPI: “CHIEDIAMO ILR ISPETTO DELLE PROPOSTE”
La ministra De Micheli ha poi proseguito e specificato: “Lo stallo nella trattativa consegue dunque dal fatto che fino alla lettera giunta un’ora fa, Aspi si è sottratta alla condivisione dei contenuti tecnico-giuridici dello schema dell’atto negoziale, nel quale è evidente l’imprescindibile scopo di definire la procedura di contestazione attivata tale da soddisfare l’interesse pubblico. Lo stallo è dovuto al fatto che permane anche nella lettera appena giunta al Mit la non accettazione della clausola dell’articolo 10, che richiama perfettamente gli impegni assunti da Atlantia e Aspi nella lettera inviata ai ministri e discussa nel cdm del 14 e 15 luglio”. La De Micheli ha poi sottolineato che “noi riteniamo che gli accordi vadano rispettati”, riferendosi alle lettere di Atlantia e di Autostrade per l’Italia scritte lo scorso 14 luglio 2020: “Abbiamo chiesto niente più e niente meno che il rispetto di quelle proposte che noi abbiamo ritenuto idonee a rispettare interesse pubblico”. La ministra ha poi concluso il proprio intervento dicendo: “Procederemo nel confronto con gli altri soggetti coinvolti, Mef e Presidenza del consiglio, e prenderemo le determinazioni conseguenti una volta approfondito il corpo della lettera e conseguenze della lettera pervenuta pochi minuti fa”, ma la posizione dell’esecutivo sembra decisamente chiara.