Gigi De Palo, presidente del Forum delle Famiglie nonché ex assessore tecnico alla Scuola, Famiglia e Giovani del Comune di Roma, ha lanciato l’allarme: “Senza nascite l’economia crolla”, ha detto nel corso di una intervista a Il Tempo. “Stiamo facendo i liquidatori fallimentari dell’Italia, aspettando che vada in default. Presto crollerà tutto, a cominciare dal welfare e dal sistema sanitario”. È per questo motivo che è necessario un appello al Governo affinché vengano promosse “urgenti politiche familiari”.



A breve arriveranno nel Paese i fondi del Pnrr, ma secondo l’esperto non saranno sufficienti a determinare un cambio di passo. “C’è soltanto un accenno alla natalità e questo è drammatico. A cosa serve fare dei nuovi investimenti digitali se poi mancano i nativi digitali? A cosa serve investire sulla sanità se a breve diventerà un sistema a pagamento dato che non sarà più economicamente sostenibile? Perché parlare di asili nido se poi verranno utilizzati come ospizi, dato che non ci sono abbastanza bambini?”, si domanda. Da qui la richiesta di un piano ad hoc per il problema.



De Palo: “Senza nascite economia crolla”. L’accusa alla Politica

In virtù di questi problemi relativi al calo sempre più netto delle nascite, che potrebbe portare in pochi anni ad un crollo dell’economia, Gigi De Paolo si è scagliato contro il Governo, che finora non si è mossa per evitare che ciò avvenga. “Stiamo andando dritti contro un muro a 100 all’ora, senza airbag e senza freni, e vuol dire che tutta la politica non ha compreso che la denatalità è la priorità assoluta del nostro Paese. Stiamo facendo giochetti su delle stupidaggini, e non si fa altro che pensare alle prossime elezioni piuttosto che alle future generazioni”, ha detto a Il Tempo il presidente del Forum delle Famiglie nonché ex assessore tecnico alla Scuola, Famiglia e Giovani del Comune di Roma.



E conclude: “Dobbiamo porci l’obiettivo di avere almeno 500mila nuovi nati entro 10 anni. Creiamo poi le premesse perché le nuove generazioni non realizzino i loro sogni familiari all’estero”.