Daniele De Rossi dà l’addio alla Roma: con un annuncio a sorpresa la società giallorossa ha comunicato la separazione tra le parti dopo 18 anni di onorata carriera. Una conferenza stampa a Trigoria ha chiarito un paio di concetti: primo, che il centrocampista avrebbe volentieri continuato almeno un’altra stagione ma che la dirigenza aveva altre idee. Secondo, che al momento quelle porte aperte in società non saranno varcate da Capitan Futuro, che continuerà a giocare. Sicuramente all’estero, anche se dove non si sa; intanto De Rossi dà l’addio alla Roma avendo giocato oltre 600 partite. Vittorie poche, soddisfazioni comunque tante: lui non c’era in quel Roma-Parma che diede lo scudetto (e la chiusura sarà proprio contro i ducali) ma in quella stagione era andato in panchina una volta, poi è sempre andato vicino a grandi trionfi solo sfiorati, e centrati con la maglia della Nazionale sotto forma del Mondiale 2006, da titolare almeno fino a quella gomitata che contro gli Stati Uniti lo mise fuori. Quale sarà allora il futuro di Daniele De Rossi? Abbiamo provato a chiederlo a Massimo Caputi che, in esclusiva per IlSussidiario.net, ha commentato questo addio a sorpresa tra le parti.
Cosa pensa dell’addio di De Rossi? Una cosa molto triste, un addio doloroso alla Roma; certamente un giorno non molto bello ma anche molto commovente!
Cosa ha rappesentato De Rossi nella storia della Roma? Tanto: ha fatto parte di questa squadra fino in fondo, è stato un simbolo della storia di questa squadra.
Si può paragonare a Totti come importanza? Non come Totti, ma De Rossi certamente ha avuto un grande valore, è stato un capitano romanista dentro questo club. La continuazione come giocatore di questa tradizione: avere capitani, giocatori rappresentativi in questa formazione di questa città.
Florenzi sarà dunque il suo erede? Potrebbe essere: del resto anche Florenzi è di Roma, è cresciuto nel vivaio giallorosso che sta esprimendo grandi calciatori come ad esempio Lorenzo Pellegrini.
Tecnicamente che giudizio dà su De Rossi? Un grande centrocampista, capace soprattutto nel fulgore della sua carriera di essere uno dei migliori nel suo ruolo. Ha fatto parte di quell’Italia che vinse il Mondiale nel 2006, cosa che lo ripaga alla fine di aver vinto solo due Coppe Italia e una Supercoppa con la Roma, cosa che dimostra tutta la sua valenza tecnica di giocatore eccezionale. Del resto è il calciatore in attività che ha segnato più gol in Nazionale, una dimostrazione di una classe incredibile.
Potrebbe fare l’allenatore in futuro, come tutti dicono e come lui stesso si vedrebbe? Perchè no? L’ha detto e potrebbe essere così, ha sempre dimostrato di avere le capacità tecniche e quella personalità in campo di un uomo squadra. Potrebbe diventare allenatore, questo potrebbe essere il suo mestiere dopo la carriera da calciatore.
Quanta importanza ha avuto nel calcio italiano? E’ stato proprio un grande giocatore, merita di entrare nella Hall of fame del calcio italiano…
Andrà a giocare all’estero? Quali le mete migliori? Penso che andrà a giocare all’estero, negli Stati Uniti anche perchè ha una moglie italiana di origine anglo-statunitense. (Sarah Felberbaum, ndr)
Giusta la mossa dela società di non rinnovargli il contratto? Credo invece che sarebbe stato giusto il rinnovo: sia perchè a livello tecnico De Rossi poteva essere utile alla Roma ancora per uno-due anni, sia perchè è uomo spogliatoio.
Tornerà a Trigoria un giorno? Con che ruolo lo vede meglio? Potrebbe tornare alla Roma, ma penso che finché ci sarà questa proprietà non sia un’ipotesi percorribile.
Cosa attenderci nell’ultima partita contro la Roma? Un grande omaggio a un giocatore che ha rappresentato tanto per la Roma ed è entrato nel cuore dei tifosi. Mi sembra giusta questa cosa…
Cosa sente di dire a De Rossi in questo giorno? Gli mando tutto il mio apprezzamento per la carriera che ha fatto, perchè oltre a essere stato un grande giocatore si è sempre dimostrato un grande uomo, un esempio per tutti!
(Franco Vittadini)