Uno dei massimi esponenti del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, è tornato sui suoi passi chiedendo scusa negli scorsi giorni all’ex sindaco Pd di Lodi, Uggetti, per la “gogna a fini elettorali”. Una possibile nuova svolta fra i pentastellati, guidata dal neo-leader Giuseppe Conte, che però ha fatto storcere il naso a molti, a cominciare da Deborah Montalbano, consigliera ex M5s, poi passata al Misto dopo un’inchiesta giudiziaria nei suoi confronti chiusasi con l’archiviazione: “Quando chiederà scusa a tutte le persone del Movimento che furono messe all’angolo, isolate, zittite e anche diffamate – si domanda la stessa, interpellata dai microfoni de Quotidiano Nazionale – solo per avere manifestato il loro dissenso?”.



“Penso – prosegue la stessa– che Di Maio sia stato proprio uno dei fautori di questo genere di gogna mediatica. Noi comunque siamo qui. Ad aspettare le scuse”. Deboarah Montalbano fu messa alla porta dopo aver utilizzato l’auto di servizio del Comune per andare a prendere la figlia a scuola: cifra contestata, 20 euro.



DEBORAH MONTALBANO E NON SOLO: I POLITICI MESSI ALLA GOGNA DAL M5S

“Avevo impegni istituzionali che si erano accavallati – si era giustificata la stessa all’epoca, era il novembre del 2017 – e la persona che si doveva occupare di mia figlia si era ammalata. Non ho l’auto e nemmeno la patente. Non sarei mai riuscita ad attraversare la città in tempo”. Scuse che però non bloccarono l’apertura di un’inchiesta per peculato, poi archiviata, ma che costrinse la consigliera a lasciare la presidenza della Commissione Sanità e Servizi Sociali e poi il M5s, con Di Maio che sentenziò “Fatto gravissimo”. Ora aspetta anche lei le scuse, così come Renato Soru o il sindaco di Siena, Bruno Valentini, entrambi finiti al centro delle cronache per presunti reati poi ribaltati dai processi: “Gli attacchi mediatici e politici sono ferite mortali che rimangono – spiega il primo cittadino senese – si può dialogare col M5s nonostante le ferite? Dovrebbero prima riconoscere quanto veleno inutile e ingiusto hanno sparso”.

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