Debora Caprioglio si racconta ad Oggi è un altro giorno

Debora Caprioglio durante la diretta odierna di Oggi è un altro giorno, in onda su Rai 1, ha voluto parlare del rapporto con sua madre, Augusta Meschino. Ha innanzitutto ricordato che nel 1956 fu eletta Miss Mestre, mentre “ora ha 91 anni, senza sentirli, portati magnificamente, e diciamo che lei ha sempre avuto questa velleità. Avevo la strada spianata per fare altro perché ero iscritta al liceo classico, ma parallelamente c’era questa velleità di fare l’attrice”. Insomma, seppur dovesse intraprendere un’altra strada, Debora fu aiutata da sua madre anche nella carriera da attrice. “Ho sempre avuto una grande attrazione per il mondo del teatro e del cinema e mia mamma di assecondava, aveva capito che c’era questa vena un po’ diversa”.



L’esordio di Debora Caprioglio fu con Tinto Brass, del quale ricorda che “aveva visto probabilmente una mia foto sul giornale e mi aveva fatto cercare sull’elenco telefonico, mi cercò a casa. Mi propose questo film, Paprika, e mi ricordo che all’epoca era appena uscita La Chiave, che mi era piaciuto tantissimo” e nonostante il regista aveva già una certa fama nel cinema a luci rosse, accettò la parte. “La popolarità fu inaspettate e molto forte, e grazie al mio carattere e alle persone che mi circondavano l’ho retta molto bene. Non mi sono mai sentita una sex symbol”, confessa, “ma sapevo di esserlo e che non lo sarei stata molto tempo, quindi sopportai”.



Debora Caprioglio su Fabrizio Frizzi

Un’altra delle prima grandi parti in cui recitò Debora Caprioglio fu al fianco di Fabrizio Frizzi nella serie Non lasciamoci più, grande successo dei primi anni 2000. Di quella parte, ora ad Oggi è un altro giorno, racconta che “non sapevo guidare, ma per ottenere il ruolo dovevo saper guidare e dissi una bugia. In realtà la patente ce l’avevo ma non avevo mai guidato. Dovevo fare 100 metri e parcheggiare. Alla prima andò tutto bene, con Fabrizio in macchina, ma mi dissero di rifarla, allora parto, metto la prima e, non so perché, perdo il controllo“. A quel punto, ricorda l’attrice, “Fabrizio mi disse ‘guarda che stai facendo il filo al marciapiede’, non fece neanche in tempo a dirlo che entrammo in un bar di Porta Pia“.



Nessuno di fece male, ovviamente, anche se mentre Debora Caprioglio era al volante, dentro al bar, “Fabrizio urlava ‘per fare la prossima voglio il casco’. Ogni 14 agosto mi scriveva in memoria di quella grande sciagura. Il produttore aveva le mani nei capelli e dopo usarono solo controfigure”. Mentre, di Fabrizio Frizzi ne parla come di “una persona straordinaria, dotata di un’umiltà immensa. Era il fratellone di tutti ed anche sul set era bravissimo. Aveva una caparbietà, una volontà di fare tutte le cose per bene, era un perfezionista che è rimasto nel cuore di tutti”.