Debora Caprioglio, il grande successo in Paprika: “Popolarità fuori misura

Simbolo del cinema degli anni ’80 e ’90, Debora Caprioglio ha tracciato un bilancio della sua carriera in un’intervista concessa al Corriere della Sera. Oltre agli esordi sul grande schermo nei film diretti da Klaus Kinski, che divenne anche il suo compagno, l’attrice ha anche ricordato la collaborazione professionale con Tinto Brass: grazie al regista, infatti, si fece conoscere al grande pubblico quando interpretò al cinema la protagonista del film erotico Paprika del 1991.



Ci ho scherzato spesso, ma quando ho fatto il film di Brass, Paprika, mi sono detta: vabbè, non lo vedrà nessuno… le ultime parole famose“, commenta ironica Debora Caprioglio. “È stata una esplosione di popolarità fuori misura. Sono state tutte scelte piuttosto scomode: da una parte possono sembrare più veloci, perché la notorietà indubbiamente è arrivata improvvisa. Ma per certi versi poi la mia carriera è stata più faticosa rispetto a quella di altre attrici“.



Debora Caprioglio nega la relazione con Tinto Brass: “Storie millantate

Debora Caprioglio non rinnega nulla della sua carriera che tanto successo le ha garantito ma, al Corriere della Sera, ammette: “Se dovessi rinascere forse non farei neanche l’attrice, quindi chissà. Di certo ci sono state altre colleghe che hanno iniziato come sex symbol e poi, piano piano, hanno avuto la costanza di fare buon uso di queste decisioni iniziali. Ma serve questo, la costanza. Anche nel variare“.

L’attrice, inoltre, confessa di non avere più rapporti con Tinto Brass: “Un paio di anni fa c’è stata una sua mostra, a Roma, ma non sono potuta andare all’inaugurazione, sono andata a vederla dopo. Nulla più“. E smentisce nuovamente di aver avuto una relazione con il celebre regista, come ampiamente fatto già in passato: “È una cosa che nego da sempre, ogni tanto qualcuno se ne esce con storie millantate“. Al momento il cuore dell’attrice appartiene al suo attuale compagno Francesco De Bortoli, sul quale dichiara: “Con lui sto benissimo: è stato l’unico a mandarmi cento rose rosse“.