Max Pezzali può vantare un repertorio ricchissimo, dagli anni ’90 a oggi, tra cui spicca un brano che ha spinto i suoi fan a riflettere sul significato: “La regola dell’amico“. Il testo mette in evidenza come sia praticamente impossibile che una donna che considera un uomo semplicemente come un amico possa poi cambiare idea e iniziare a provare un sentimento vero e proprio. L’idea alla base è quella che l’attrazione tra due persone debba scattare quasi subito o quasi.
E invece proprio lui si è trovato a capire in prima persona come la situazione possa essere differente. È quello che è successo con Debora Pelamatti, la sua seconda moglie che lui ha deciso di sposare nel 2019. Il grande passo è arrivato in seguito a un’amicizia fortissima, che sembrava essere destinata a restare tale.
Debora Pelamatti e l’amore con Max Pezzali: cosa è accaduto tra loro
Il primo incontro tra Debora e Max risale addirittura al 1995, ma in quel periodo nessuno pensava all’idea che tra loro potesse nascere una storia d’amore. Anzi, lei aveva la testa e il cuore rivolti in un’altra direzione: “Era il 1995 quando ho conosciuto Max – ha raccontato lei – Mi ero iscritta all’università di Pavia e alcuni amici ci hanno presentato. Qualche giorno dopo uno di loro mi ha chiesto se avevo piacere a rivederlo e da lì è iniziata la nostra bellissima amicizia. All’epoca ero fidanzata con un ‘bad boy’, il classico ragazzaccio viziato e stupido che mi tradiva continuamente. I miei amici, Max compreso, non lo vedevano di buon occhio e quando partivo con lui nascondevo loro la verità. Un giorno Max, dopo aver scoperto le mie bugie, mi affrontò dicendo: ‘Se un amico ti dà dei consigli forse qualcuno potresti ascoltarlo, visto che così non è preferisco non vederti più, mi spiace che ti butti via così’. A quel punto lui non ha esitato a dichiarare il suo amore, consapevole che di non avere niente da perdere.
Come spesso capita in questi casi, però, quando si ha il cuore occupato chi ci sta vicino diventa praticamente invisibile. E invece Max ha saputo come agire al meglio aspettando che lei capisse chi fosse la persona giusta per lei: “Era la notte del 6 gennaio, mi sono infilata gli stivali, non ho tolto nemmeno il pigiama e sono corsa a casa sua alle tre. Non mi rispondeva, verso le 4 ha aperto la porta e gli ho detto che l’amavo Mi aspettavo una scena da film e invece… mi ha fatto entrare a casa e ha chiesto se volevo dormire lì, però mi ha messa in un’altra stanza. Mi sono addormentata, la mattina era in cucina parlava di tutto, persino dell’Inter ma evitava l’argomento, poi dopo mezz’ora mi chiede se fossi stata ubriaca. Io sono astemia, e gli ho confermato che l’amavo ci siamo baciati e non me ne sono andata più via”.
Insomma, “La regola dell’amico” evidentemente non funziona sempre.