Deborah Compagnoni sarà una delle stelle dello sport italiano celebrate oggi nella trasmissione Rai “Non mollare mai – storie tricolori” per la Festa della Repubblica, e possiamo sicuramente dire che la campionessa lombarda è un esempio perfetto della capacità di andare oltre le avversità della vita per giungere ai traguardi più prestigiosi e ambiti.



Deborah Compagnoni infatti è stata senza dubbio una delle sciatrici più forti di tutti i tempi, frenata però fin da giovanissima da una serie impressionante di infortuni, che le hanno impedito ad esempio di vincere almeno una Coppa del Mondo generale di sci, che avrebbe sicuramente meritato. Addirittura, un gravissimo infortunio subito a soli 18 anni ne mise a rischio non solo la carriera (che naturalmente ad alti livelli non era ancora nemmeno iniziata) ma la vita stessa, a causa di un grave blocco intestinale conseguente all’infortunio.



Negli occhi e nelle orecchie degli appassionati c’è poi ancora l’urlo di dolore di Deborah Compagnoni per un altro gravissimo infortunio, subito dalla campionessa valtellinese durante il gigante delle Olimpiadi di Albertville 1992, appena un giorno dopo avere vinto la medaglia d’oro in super-G ad appena 21 anni.

DEBORAH COMPAGNONI: TRIONFI LEGGENDARI A OLIMPIADI E MONDIALI

Parlando di Olimpiadi, non possiamo dimenticare una straordinaria qualità di Deborah Compagnoni, che non sbagliava mai le gare importanti. Basterebbe un dato: la valtellinese è stata la prima sciatrice della storia a vincere un oro in tre edizioni consecutive dei Giochi olimpici, grazie ai trionfi in gigante alle Olimpiadi di Lillehammer 1994 e Nagano 1998 (quando fu anche medaglia d’argento in slalom) dopo la vittoria in super-G nella agrodolce edizione del 1992.



Anche ai Mondiali si contano tre medaglie d’oro per Deborah Compagnoni, che vinse il gigante a Sierra Nevada 1996 e poi fece una straordinaria doppietta gigante-slalom l’anno successivo, quando fu la stella dell’edizione della rassegna iridata del 1997, ospitata dall’Italia sulle nevi del Sestriere nella stagione in cui vinse pure la Coppa di gigante.

Come si capisce dal palmares, Deborah Compagnoni ha ottenuto straordinari risultati dal super-G allo slalom: polivalente straordinaria, che certamente avrebbe fatto grandi cose anche in discesa se gli infortuni non l’avessero condizionata così pesantemente, tanto da dover abbandonare presto anche il super-G, concentrandosi “solo” su gigante e slalom. Per questo motivo dunque le è mancata la Coppa generale, in compenso ancora oggi possiamo citare Deborah Compagnoni come esempio perfetto quando si tratta di “Non mollare mai”.