Prima le tensioni e un botta e risposta, poi i sorrisi a favore di telecamera a Cortina. Protagoniste dello scontro Deborah Compagnoni e Sofia Goggia, le due regine italiane dello scii italiano. Quando la più giovane ha fatto tremare tutti, cadendo e perdendo la gara, l’ambasciatrice di Milano-Cortina 2026 ha sintetizzato: «L’importante è che non si sia fatta male, ma lei c’è sempre. Anche dopo periodi di pausa, quando è costretta a stare ferma, Sofia Goggia torna e vince, non bisogna preoccuparsi», riporta Repubblica. Quindi, ha fatto i complimenti a tutte le ragazze per l’impegno e la fatica che ci sono dietro i risultati.



«È bellissimo, loro fanno onore alle donne, allo sci e allo sport in generale, che è ancora un ambiente sano e vero, loro non imbrogliano di sicuro per arrivare a questi risultati». I brividi non sono mancati. Infatti, Deborah Compagnoni ha ammesso: «Anch’io sento abbastanza i brividi quando scende lei». Poi la frecciatina a Sofia Goggia: «Se fa un errore piccolo – secondo la mia opinione – Sofia percepisce di averne fatto uno più grosso, di aver perso di più, e a quel punto commette l’errore in cui rischia davvero».



SOFIA GOGGIA “NON HO NULLA DA RECRIMINARE”

Deborah Compagnoni ha poi proseguito la sua analisi su Sofia Goggia: «Quando sbaglia un pochino le scatta dentro qualcosa, sente che deve recuperare e taglia, è fatta così, se non fosse così non vincerebbe». Poi la stessa storica campionessa ha rimarcato: «Dirglielo? Non è facile. Gli atleti a questi livelli sanno benissimo di che si tratta. Questo è il modo di approcciare la gara di Sofia, se non fosse così probabilmente non andrebbe così forte». Una spiegazione che non è piaciuta a Sofia Goggia. Commentando la caduta, ha spiegato: «Girano tremendamente, il mio è stato uno sbaglio, punto. Non mi toglie la sicurezza nella disciplina. Sono dispiaciuta, e riparto per il superG tranquilla e concentrata». Poi quando le è stata esposta l’analisi di Deborah Compagnoni, ha commentato piccatamente: «Non ho fatto errori oggi, a parte quello. Non stavo cercando di recuperare niente, non ho nulla da recriminare sulla mia discesa. L’unico deficit forse ce l’ho avuto in partenza non potendo spingere con la mano (fratturata e operata dicembre), stavo facendo la mia discesa e non avevo fatto errori». La tensione è durata poco, giusto il tempo di ritrovarsi e abbracciarsi.

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