C’è una donna importante, addirittura decisiva nella vicenda di Gianfranco Franciosi, il protagonista della storia vera da cui prende le mosse la fiction di Rai Uno con Beppe Fiorello “Gli orologi del Diavolo“. Si tratta di Deborah, moglie del primo infiltrato civile tra i narcos. I due si conoscono fin da ragazzini: lui aveva una cotta per lei, ma poi la vita prende altre strade e Gianfranco si lega a Marika, una ex ballerina degli 883 da cui ha il primo figlio, mentre Deborah ne fa quattro con un uomo che poi finirà per farle del male. Anni dopo, quando si incontrano al supermercato, Deborah non esita un secondo, come racconterà a Vanity Fair: “Amore mio!” gli ho gridato! Sì, perché da pischelli lui era uno dei miei migliori amici. Non ho esitato, ero sicura che lui mi avrebbe riconosciuto“. Così è stato, in un attimo le distanze vengono azzerate. Scoppia l’amore…
DEBORAH, MOGLIE GIANFRANCO FRANCIOSI
Deborah sa che su quel meccanico navale girano brutte voci, che in paese lo dipingono come uno che fa affari loschi, che è pieno di soldi che gli arrivano non si sa da dove, ma l’amore vince sulle titubanze. Col passare del tempo, però, i dubbi aumentano e le risposte di Gianfranco Franciosi sono evasive: non può certo svelare a Deborah la sua copertura. La donna non si accontenta più, si allontana, ma nel giro di pochi giorni finisce in ospedale per le violenze dell’ex marito. Gianfranco a quel punto non resiste: corre in ospedale e decide di svelare a Deborah tutta la verità sul suo conto. Come? Facendola convocare dalla Polizia: “Gianni lavora per noi” le dicono gli agenti, “anzi, diciamo che al momento è il nostro uomo di punta, è un infiltrato. Se ho avuto paura? No, la prima cosa che ho pensato è stato: cazzo non mi sono accorta di niente“.
DEBORAH, MOGLIE GIANFRANCO FRANCIOSI: STORIA VERA “GLI OROLOGI DEL DIAVOLO”
Deborah è da quel momento parte integrante del piano: interagisce direttamente con i narcotrafficanti, cucina per loro, va a prenderli in aeroporto, ma la bravura sua e di Gianfranco, che coincide con l’arresto dei criminali, è anche l’avvenimento che li costringe a lasciarsi alle spalle le vite precedenti per entrare nel programma di copertura. Quando però Edoardo, il figlio più piccolo, ha la febbre alta e la gastroenterite, e alla mamma non viene neanche concesso di comprargli le medicine perché c’è da trasferirsi in una nuova località protetta, Deborah decide di mollare e di uscire dal programma di protezione. C’è tempo per un repentino ripensamento prima che sia lo stesso Gianfranco, sull’orlo di un esaurimento nervoso, ad accogliere la proposta della moglie: “Sai Gianni a casa nostra io mi sento al sicuro. A casa nostra“. I due fanno l’impensabile: tornano a Bocca di Magra, dove hanno lasciato tutto, dove non hanno più niente, dove i boss gli hanno promesso la morte e ancora oggi le intimidazioni non mancano. Deborah, però, non ha dubbi: “Un giorno forse i miei figli mi capiranno. Ma sono sicura che non avrebbero mai accettato una vita di bugie e finzione. Non abbiamo niente di cui vergognarci, non dobbiamo nasconderci“.