Il nuovo ‘doodle’ di Google pare aver conquistato quasi tutti col suo stile semplice e un sottotesto che rimanda al difficile periodo che stiamo vivendo in tutto il mondo, inaugurando in modo decisamente originale il periodo delle December Global Holidays. Ma come mai il Natale nella cultura cristiana si festeggia il 25 dicembre? Se in precedenza abbiamo fatto alcuni riferimenti alla religione ebraica e alle tradizioni germaniche precristiane e alla cultura pop, la spiegazione per cui la Chiesa celebra in questo giorno la Nascita di Gesù non è univoca. Quello che è certo è che in passato, proprio per via del fatto che i Vangeli non indicavano una data precisa, ha fatto sì che almeno fino all’anno 200 non ci si ponesse il problema: Clemente d’Alessandria, filosofo greco e apologeta cristiano, indicò come possibili giorni il 28 agosto e il 20 maggio mentre solo due secoli dopo furono introdotte le date note ossia il 25 dicembre o il 6 gennaio per quanto concerne la Chiesa d’Oriente.
Ma perché proprio il 25? Secondo alcuni perché era la data del “Sole Vittorioso” (festività pagana molto cara all’imperatore Aureliano e che si inseriva nel solco dell’eliolatria), e su questo seme si ‘cristianizzò’ la ricorrenza portando a sostegno della tesi dei passi della Bibbia in modo da indirizzare un culto originariamente pagano che aveva molto seguito verso un sentimento cristiano e sostituendo Gesù… al Sole. Tuttavia c’è chi propone un’ipotesi diversa, nel novero di quelle più accreditate: se per i Vangeli Cristo morì il 14 di nisan (nel calendario ebraico il 25 marzo, stando al teologo Tertulliano), e dato che nascita e morte simbolicamente vengono fatte coincidere, allora la fatidica data non poteva che essere individuata nove mesi dopo, al termine del canonico periodo di gestazione. Quando? Ma il 25 dicembre, of course… (agg. di R. G. Flore)
IL SIGNIFICATO DELL’UCCELLINO NEL ‘DOODLE’ DI GOOGLE
Un uccellino tanto semplice quanto efficace nel messaggio che vuole portare e che nelle intenzioni di Google vuole essere il simbolo di un Natale diverso dagli altri, ma non per questo meno significativo. Il ‘doodle’ che la società di Mountain View ha lanciato di recente per celebrare in tutto il mondo l’avvio dei December Global Holidays vede appunto il volatile che decora con le lucine l’oramai iconica scritta questa volta in blu del motore di ricerca più famoso prima di posarsi come su di un davanzale; insomma una scelta stilistica in forma ‘ridotta’ per il 2020 come in versione rimaneggiata saranno le festività di miliardi di persone nel mondo a causa della pandemia e delle stringenti norme sanitarie di questi ultimi tempi. Da questo punto di vista, molti hanno visto nell’uccellino di Google sia un richiamo alla semplicità (anche dal punto di vista dell’art design del ‘doodle’ stesso) e all’apprezzare lo spirito di questo Natale alternativo, ma anche un simbolo di libertà almeno dal punto di vista ideale rispetto alla necessità di dover stare in casa e limitare al massimo i contatti sociali: e a dimostrazione, infine, che a volte anche un semplice set di lucine colorate può restituire un’atmosfera di festa pur se in compagnia di pochi intimi. (agg. di R. G. Flore)
LE FESTE NEL MONDO: DA NATALE A CHANUKKAH PASSANDO PER YULE E…
Un doodle abbastanza classico, rispetto a quelli a cui Google ci aveva abituato, ma comunque originale nella sua semplicità e apprezzato dagli internauti: l’uccellino che addobba di luci il logo della multinazionale di Mountain View, prima di appollaiarsi sulla “G”, è la scelta per celebrare le December Global Holidays nel periodo della pandemia in tutto il mondo. Lanciato all’inizio del mese serve quasi a mo’ di calendario dell’avvento e delle festività che, come è noto, sono festeggiate in maniera e tempistiche diverse. Infatti non sempre è Natale, per citare un proverbio popolare, ma nel senso che ad esempio c’è chi celebrerà Chanukkah, chi invece Yule, senza dimenticare l’alternativo Festivus: ma andiamo con ordine. Nel calendario ebraico, Chanukkah (“Inaugurazione”) dura 8 giorni, quest’anno a partire dal 10 di dicembre e fino al 18, e viene ‘osservato’ accendendo la tipica menorah a nove braccia.
Yule invece fa riferimento alla tradizione germanica precristiana e dura dal 21 dicembre al 1° gennaio: festa che affonda le sue radici nel paganesimo, era dedicata ad Odino, ma nella sostanza è molto simile al Natale nelle sue dinamiche, tra pranzi e scambi di regali tanto da aver sdoganato nel “Christmas” che conosciamo la tradizione del gustosissimo tronchetto. E come non parlare anche del Festivus (23 dicembre) che è entrato nella cultura di massa solo di recente, nel 1997, grazie a un episodio cult della nota serie tv “Seinfeld”: una sorta di parodia del Natale che ne critica gli eccessi e le derive consumistiche, celebrato attorno a un disadorno palo di alluminio e in un’atmosfera quasi di costernazione. (agg. di R. G. Flore)
IN ITALIA FESTE AL VIA L’8 DICEMBRE E…
Google ha dedicato il doodle alle December Global Holidays per ricordare – con uno stile elegante e accurato – che ha preso il via il periodo dell’anno che ci porterà al Natale, la festività più attesa da gran parte delle persone. Per celebrarlo, Google ha optato per un piccolo uccellino impegnato a decorare la scritta del motore di ricerca con alcune luci colorate. Ricordiamo che in Italia il periodo delle feste natalizie prende il via l’8 dicembre, in occasione del giorno dell’Immacolata. Di lì a poche settimane arriveranno gli appuntamenti più attesi da grandi e piccini: la nascita di Gesù bambino, l’arrivo di Babbo Natale e poi, il 6 gennaio, quello della Befana. Anche in un anno come questo, colpito dal coronavirus, le feste di Natale possono fare la differenza… (Aggiornamento di MB)
DECEMBER GLOBAL HOLIDAYS, I RITI CARDESISTI IN BRASILE
Il doodle dedicato alle December Global Holidays realizzato da Google ci permette di scoprire riti e tradizioni legate alle festività che anticipano il Natale che altrimenti difficilmente avremmo mai appreso. Tra le tante spicca anche quella brasiliana. In Brasile, infatti, oltre alle cerimonie cristiane si è soliti svolgere dei riti cardesisti, ovvero con protagoniste persone vestite di bianco che danzano in tondo sulla spiaggia fino a quando non raggiungono il punto più alto dell’estasi. Il giorno di Natale è invece dedicato all’offerta di doni floreali dedicati alla dea del mare e della prosperità, Yemanja che, come riferisce il portale Le cronache Lucane, appartiene al pantheon del Candomblè, religione di origine Loruba. Così come avviene in Italia, invece, tradizione brasiliana vuole che l’albero di Natale sia montato l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, per poi disfarlo con l’Epifania, l’ultima festività del 6 gennaio. Non esistono Santa Lucia né la Befana e non si festeggia Santo Stefano. I festeggiamenti incominciano ufficialmente con la cena di Natale e la Messa della Vigilia (“Missa do Galo”) e, dopo Capodanno, è già tempo di pensare al carnevale. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FRANCIA: DONI DA PETIT JÉSUS O PERE NOEL, SANTONS E PRESEPI
Le festività di dicembre in tutto il mondo che ci avvicinano al Santo Natale sono molteplici e queste giornate sono quelle giuste per ricordarle ancor prima di celebrarle. Quali sono le feste nella vicina Francia? Indubbiamente variano in base alla differente regione. Quest’anno sarà tutto diverso più o meno ovunque a causa delle restrizioni dovute al Covid ma in generale gli amanti dei mercatini natalizi potranno trovarne di meravigliosi nell’Alsazia, in particolare a Strasburgo o a Marsiglia. Anche in Francia è forte la tradizione del presepe, soprattutto in Provenza dove sono molto in voga i Santons, ovvero statuine tradizionali che si impiegano proprio nella realizzazione del presepe. Sono in argilla ma non raffigurano solo i personaggi classici della Natività ma anche quelli del posto in cui si vive come il sindaco, il parroco, ecc… I bambini francesi ricevono i doni da Gesù Bambino (Petit Jésus) o da Pere Noel (il nostro Babbo Natale) assistito da Pre Fouttard che ha l’ingrato ruolo di ricordare a Pere Noel come si sono comportati durante l’anno. Le tradizioni poi sono svariate: in Provenza si tende a far bruciare un ceppo di abete o a dedicare alla Madonna un vaso di rosa di Gerico mentre nelle zone nei pressi del mare, pescatori e pescivendoli depositano un cesto di pesci ai piedi dell’altare in segno di devozione a Gesù. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SINTERKLASS, LA FESTA OLANDESE: FRA REGALI E ZWARTE PIET
Proseguiamo il nostro excursus riguardante le principali December Global Holiday, le festività tipiche del mese di dicembre, con il Sinterklass. Si tratta del San Nicola che si festeggia però in Olanda (quello da tradizione tedesca lo trovate più sotto). La leggenda narra che Sinterklaas giunga sulle coste olandesi (durante il resto dell’anno sta in Spagna) nella notte fra il 5 e il 6 dicembre, accompagnato dal suo servitore, il fedele Pietro il Nero, detto in lingua olandese Zwarte Piet; si tratta appunto di un aiutante vestito con degli abiti moreschi e con la faccia pittura di nero, figura apparsa per la prima volta nel racconto Sint-Nikolaas en zijn knecht (“San Nicola e il suo servo / apprendista”), pubblicato nel 1850. I bimbi ricevono i regali durante la notte del 5 dicembre, e la mattina del 6 li aprono, e questa festa rientrante nelle December Global Holidays viene festeggiata nei Paesi Bassi, quindi Olanda, Belgio e Lussemburgo, ma anche nella Francia settentrionale, la zona delle Fiandre francesi, Lorena e Artois, e infine, nei territori che appartenerono all’ex impero olandese, come ad esempio Aruba e Curaçao. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DECEMBER GLOBAL HOLIDAYS, SANTA LUCIA: TRADIZIONE CHE VA DA BERGAMO A SIRACUSA
La festa di Santa Lucia è senza dubbio una delle più sentite in Italia, oltre al Natale, fra le December Global Holidays. Il giorno è il 13 dicembre, e la filastrocca/canzone associata narra che si tratta della “notte più lunga che ci sia” anche se in realtà non è così (la notte più lunga cade infatti durante il solstizio d’inverno, il 22 dicembre). E’ una festa in ricordo della martire del terzo secolo che stando alla leggenda portava il cibo e aiuti ai cristiani che si nascondevano nelle catacombe di Siracusa, utilizzando una candela che serviva per illuminare la strada, e nel contempo, lasciando le mani libere di modo che potesse donare il più possibile. La festa di Santa Lucia è fra le tante December Global Holidays, e viene festeggiata in particolare a Siracusa, in Sicilia, nonché a Bergamo e Brescia, quindi in Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Nella bergamasca la tradizione vuole che Santa Lucia giri con un asinello per le varie case, lasciando doni ai bambini, e in quell’occasione i piccoli sono soliti ricevere dei regali. Non essendo una festa riconosciuta a livello nazionale, il giorno di Santa Lucia si è soliti andare a scuola. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DECEMBER GLOBAL HOLIDAYS, SAN NICOLA IN GERMANIA: I KRAMPUS, LE MELE E I PRESEPI
Prosegue il mese di dicembre e di conseguenza anche le December Global Holidays, le tradizionali festività di questo periodo. Oggi, 3 dicembre, vogliamo concentrarci sulla festa di San Nicola, che cade di preciso il 6 di questo mese, e che è sentita non soltanto in Puglia ma anche in Germania e in molti paesi del nord Europa. Si tratta di una celebrazione religiosa che in tedesco è chiamata San Nikolaus e che fa riferimento al vescovo vissuto a Myra nel quarto secolo. Era considerato un vero e proprio benefattore dei bambini e la tradizione vuole che in quel giorno si regalino noci, mele e dolci ai bambini ma anche ai più grandi. Per festeggiare l’evento, sono molte le persone che in Germania si travestono da San Nicola (barba bianca lunga, una tunica di colore arancio, il classico capo da vescovo in testa e un bastone in mano), consegnando appunto i loro doni a quei bambini che hanno fatto i bravi durante l’anno.
DECEMBER GLOBAL HOLIDAYS: LE FIGURE SPAVENTOSE DEI KRAMPUS
La festività di San Nicola, fra le tradizioni più sentite delle December Global Holidays, è accompagnata da alcune figure decisamente più inquietanti, ovvero, i Krampus: sono particolarmente spaventosi, soprattutto per i bambini, in quanto sono rappresentati da maschere diaboliche con lunghe corna, denti affilati e sguardi minacciosi; inoltre, quando camminano sferragliano le catene e così facendo spaventano la gente. Come ricorda muenchen.de, i Krampus sono soliti sfilare durante il tradizionale mercatino di Natale di Marienplatz a Monaco di Baviera, anche se quest’anno l’evento non si terrà causa misure restrittive in corso contro il coronavirus. Un altro grande simbolo di San Nicola, ricordiamo, una delle feste principali delle December Global Holidays, è il presepe, che così come il Natale, viene realizzato in milioni di case di cittadini tedeschi. Sempre a Monaco di Baviera, in questo periodo, si può ammirare la collezione di presepi del Bayerisches Nationalmuseum (Museo nazionale bavarese), dove si possono trovare veri e propri capolavori provenienti dalla Baviera ma anche dell’Italia.