Ieri l’aula della Camera ha dato il via libera definitivo con 164 sì, 127 no e 3 astenuti, al decreto recante misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica, il cosiddetto decreto Aiuti quater. Il governo guidato da Giorgia Meloni ha stanziato 9 miliardi di euro in favore di imprese e famiglie per contrastare il caro energia, ma non solo.
Una delle prime novità contenute nel decreto Aiuti quater riguarda il Superbonus: il meccanismo passa dal 110 al 90 per cento. Come riportato dai colleghi de La Stampa, è stato soppresso il termine del 25 novembre per la presentazione delle Cilas ed è stato alzato da due a tre il numero delle cessioni dei crediti d’imposta a favore di soggetti “qualificati” per i crediti derivanti da operazioni di sconto in fattura o cessione del credito.
Cosa prevede il decreto Aiuti quater
Nel provvedimento era stato inserito anche il dl accise con una prima riduzione dello sconto, poi azzerato dalla legge di Bilancio 2023. Il decreto Aiuti quater prevede novità anche sul fronte fring benefit, con un aumento da 600 euro a 3 mila euro esentasse per i lavoratori dipendenti. Capitolo caro bollette: è stato predisposta la proroga di termini per il credito d’imposta relativo all’acquisto di carburanti per le attività agricole e della pesca, con novità anche su trasporto pubblico, ammodernamento autodromo di monza e agevolazioni per l’investimento in imprese miste all’estero e nelle start up. Il decreto Aiuti quater prevede inoltre una misura legata al mondo di tv e sport: proroga da tre a cinque anni per la durata dei contratti di licenza dei diritti audiovisivi sportivi. Per quanto riguarda il mondo scuola, via libera alla spesa di 50 milioni di euro per il 2022 per il pagamento dei contratti di supplenza breve del personale scolastico. Infine, tra le varie misure, da segnalare l’istituzione di un fondo per investimenti di rigenerazione urbana a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti: 115 milioni per il 2025 e 120 milioni per il 2026.