LE MODIFICHE AL DECRETO AIUTI IN CDM: LE NOVITÀ
In attesa del comunicato stampa ufficiale da Palazzo Chigi (uscirà qui, ndr) il Consiglio dei Ministri è terminato con le modifiche approntate alla bozza di testo del Decreto Aiuti. Pochi ma significativi i ritocchi adottati dal Governo, su pressioni dei diversi partiti intervenuti durante la riunione con il Premier Draghi (successiva al vertice con il Centrodestra dove sono stati trovati gli accordi sulla legge delega fiscale, qui tutti gli aggiornamenti)
Non cambia la distribuzione dei 14 miliardi stanziati per sostenere famiglie e aziende, ma cambiano alcune misure chiave come il bonus da 200 euro per lavoratori, pensionati e disoccupati: la misura ora si allarga anche ai percettori del reddito di cittadinanza, su forte pressione del M5s, ma anche ai lavoratori stagionali e agli autonomi, anche alle colf. Confermata la bozza di questo pomeriggio con l’introduzione del bonus da 60 euro per i trasporti pubblici, inoltre vengono in parte riattivate le cessioni multiple dei crediti per il Superbonus 110%, «in modo che le banche possano smaltirli, anche se sempre con dei forti limiti per evitare le frodi», riportano le fonti di Governo in ANSA. L’ indennità una tantum da 200 euro, misura centrale nel Decreto Aiuti pensata per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, arriverà con la busta paga di luglio. Resta invece sospeso il tema dei salari, come ha spiegato prima del CdM il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti: «va trovato un punto comune tra forze politiche e forze sociali, È chiaro che dobbiamo inventarci una nuova politica dei redditi». Il Dl Aiuti vede stanziate altre risorse per fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici nel 2022. Da ultimo, la nuova bozza del Decreto approvata in CdM prevede risorse per «servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale fino al 30 giugno 2022 necessari per la diversificazione degli orari scolastici, un credito di imposta per l’autotrasporto riferito a veicoli meno inquinanti, la proroga al 30 giugno 2022 per l’adozione delle linee guida sui trasporti eccezionali, la possibilità per le Autorità di sistema portuale di costituire comunità energetiche rinnovabili», riportano le fonti di Governo citate dal “Quotidiano Nazionale”.
OGGI CDM ALLE 17.30: GLI “AGGIUSTAMENTI” AL DECRETO AIUTI
Alle ore 17.30 il Governo Draghi è nuovamente convocato in Consiglio dei Ministri (il numero 76) con ancora all’ordine del giorno, tra gli altri punti, il Decreto Aiuti. Dopo l’approvazione lo scorso 2 maggio del provvedimento complessivo di 14 miliardi di euro – per aiuti e sostegni a famiglie-imprese contro la crisi energetica per la guerra in Ucraina – la maggioranza viene nuovamente convocata dal Premier Mario Draghi per dirimere alcuni “aggiustamenti” atti a definire al meglio il Bonus 200 euro e il Superbonus 110%.
Sul tavolo del Governo, nello specifico, una nuova bozza del Dl Aiuti dove dirimere principalmente 3 punti: l’estensione delle “maglie” per il bonus una tantum da 200 euro per lavoratori-pensionati sotto i 35mila euro, un buono sconto fino a 60 euro sugli abbonamento ai mezzi pubblici per studenti e lavoratori, infine migliorie per il meccanismo di cessione dei crediti sul Superbonus 110%. Per quanto riguarda il primo punto all’ordine del giorno, secondo le ultime fonti di Governo in mano a “La Repubblica” si valuta l’accelerazione per l’erogazione del bonus prevista per luglio. La nuova bozza, spiegano, «dovrebbe chiarire che il bonus non si applica ai rapporti di lavoro domestico, e prevede un fondo anche per i lavoratori autonomi. I datori di lavoro, dei settori pubblico e privato, riconoscono il bonus in via automatica e verificano in sede di conguaglio se effettivamente spetta al dipendente oppure no, e provvedono eventualmente al recupero dell’importo». Vi resta inoltre un nodo politico non da poco, in quanto i Ministri M5s (che non hanno votato il Decreto Aiuti tre giorni fa in protesta contro la norma sugli inceneritori a Roma Capitale, ndr) contestano la scelta di escludere dal bonus i percettori di Reddito di Cittadinanza.
DECRETO AIUTI, LO SCONTRO NEL GOVERNO: CONTE VS DRAGHI
Scintille nel Governo si attendono poi ovviamente sul Superbonus 110%, specie dopo la forte critica manifestata dal Premier Mario Draghi nel suo discorso programmatico all’Europarlamento («questa misura ha triplicato i costi degli interventi»). Restano in sospeso nel CdM convocato oggi i provvedimenti per agevolare le cessione dei crediti dopo che l’intero meccanismo si è inceppato tra aziende e banche a seguito dei “paletti” aggiunti postumi dal Governo per controlli antri-truffa.
La proposta dei partiti è quella di valutare una “quarta cessione” del credito, ovvero da banche ad aziende loro clienti, che sia «liberata dal vincolo che prima si siano esauriti i passaggi ammessi tra le stesse banche». Da ultimo, spiega la bozza del “nuovo” Decreto Aiuti dovrebbe rendere possibile frazionare i pacchetti dei crediti: «L’obiettivo è far sì che, se si tratta di un credito sfruttabile in cinque anni, si possa cedere a pezzi da 100mila euro l’uno», si legge nelle anticipazioni di “La Repubblica”. Le tensioni restano però all’orizzonte del Governo Draghi, scosso dall’attivismo del leader M5s Giuseppe Conte del tutto scontento dall’ultimo “Salva Italia” optato da Mario Draghi con il Dl Aiuti: «Dicono spesso che vogliamo far cadere il governo. Io comincio a pensare che qualcuno voglia spingerci fuori dall’esecutivo», è l’allarme lanciato ieri dall’ex Premier, che minaccia «Quella norma che riporta indietro le lancette dell’orologio non è neppure lontanamente coniugabile con il concetto di fiducia. La fiducia semmai la chiediamo noi Chiediamo fiducia e rispetto per i cittadini». Nel vertice odierno del Centrodestra di Governo, Salvini e Tajani hanno invece discusso di delega fiscale con le limature al testo dell’esecutivo pronte ad essere presentate al prossimo ritorno in aula (già slittato): «Abbiamo elaborato un testo che abbiamo presentato al governo e siamo ottimisti, siamo convinti che già oggi si possa raggiungere un accordo su una riforma del catasto che faccia emergere il sommerso e quindi dia anche sostegno ai Comuni», ha detto il n.2 di Forza Italia. Per il leader della Lega invece «Chi la dura la vice, centrodestra compatto come avevamo richiesto. Ora vediamo, ci sono gli ultimi passi, però la patrimoniale sulla casa e sui risparmi pare sventata. Sì, la svolta è vicina».