Con il terzo decreto in 4 giorni il Governo ha definitivamente stabilito un’Italia praticamente chiusa in ogni sua parte, ad eccetto di aziende “essenziali” e negozi di alimentari e farmacie: mentre qui sotto vi proponiamo tutti i link utili per informarsi sul nuovo Dpcm dell’11 marzo, occorre provare a fare chiarezza su cosa si possa fare e cosa no dalla giornata di oggi fino almeno al 25 marzo prossimo, data di “scadenza” del nuovo decreto firmato dal Premier Conte questa notte. Autobus, metro e treni continueranno a circolare ma potranno adattare le corse (cioè ridurle) a seconda della garanzia dei servizi minimi essenziali. I mercati restano chiusi tranne i banchi di carne, frutta e generi alimentari: i movimenti sono limitati e occorre dovunque l’autocertificazione anche se si esce a piedi da casa per una passeggiata: se si tratta di spostamenti fissi come lavoro o per l’assistenza a un familiare malato si può utilizzare sempre lo stesso foglio indicando le cadenze; mentre se invece si tratta di spostamenti diversi bisogna compilarne uno ogni volta. Sport al parco non sono vietati ma occorre la distanza dagli altri mentre è vietato andare a trovare amici e familiari a meno che non ci siano gravi motivi. «Sono soddisfatto del fatto che il governo si sia reso conto della gravità della situazione che stiamo affrontando, che si sia reso conto della necessità di assumere dei provvedimenti più stringenti di quelli che erano stati adottati», ha spiegato a Mattino5 il governatore della Lombardia, Attilio Fontana.
Testo integrale Dpcm 11 marzo – Lista di tutti i negozi aperti – Multe e sanzioni per trasgressori
LE REAZIONI DELLA POLITICA AL NUOVO DECRETO
Nella serata di ieri Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, ha presentato e varato il nuovo decreto che, di fatto, blocca l’Italia, eccezion fatta per le attività connesse ai beni di prima necessità e per le farmacie. “Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure – ha commentato il premier -. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi e responsabili. Restiamo distanti oggi per abbracciarci domani”. Reazioni positive alle parole di Conte da parte delle altre forze politiche italiane, a partire da Matteo Salvini (“Il governo ha ascoltato il grido di aiuto di medici, infermieri, lavoratori, imprenditori, sindaci e governatori”) e Giorgia Meloni (“Recepite le nostre proposte”). Andrea Orlando (Partito Democratico): “Il Pd sosterrà con determinazione le ulteriori misure”. Fiducioso in ottica futura Luigi Di Maio, il quale, a margine del vessillo italiano, scrive: “Noi ce la faremo. L’Italia ce la farà”. Più pragmatico, invece, Matteo Renzi di “Italia Viva”: “Bene la stretta, ora pensiamo alla liquidità per famiglie e imprese”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
CORONAVIRUS CONTE: NUOVO DECRETO. TUTTI I NEGOZI CHIUSI, TRANNE…
Giuseppe Conte
, in diretta Facebook, ha annunciato agli italiani la decisione di chiudere le attività commerciali, a esclusione dei servizi pubblici essenziali , ivi compresi i trasporti pubblici che resteranno attivi. Dapprima il Premier ha rivolto un ringraziamento ai medici, agli infermieri, al personale degli ospedali, che si stanno tanto impegnando in questi giorni, e ai cittadini italiani, che con il cambiamento dei propri comportamenti stanno dimostrando responsabilità anche agli occhi del mondo. “Stiamo prova di grande rigore e di grande resistenza”, ha detto Conte, aggiungendo che gli altri Paesi “ci prenderanno come esempio positivo”. “Governare significa avere una visione a 360 gradi”, ha quindi detto il presidente del Consiglio, spiegando di aver assunto provvedimenti che tenessero conto di diversi aspetti, anche se al “primo posto c’è e ci sarà la salute degli italiani”. Ed è quindi arrivato ad annunciare la decisione che di fatto accoglie in gran parte le richieste dei Presidenti della Lombardia e del Veneto. Chiuderanno pub, bar, ristoranti (che potranno comunque effettuare consegne a domicilio), come pure parrucchieri, centri estetici e altre attività commerciali, salvo quelle legati ai servizi essenziali (alimentari, farmacie, banche, poste e assicurazioni). Conte ha invitato i cittadini a non correre a fare scorte di beni alimentari, il cui approvvigionamento continuerà a essere garantito, grazie anche al fatto che le attività agricole e zootecniche potranno restare aperte. Il Premier ha invitato le aziende a utilizzare smart working, ferie e congedi retribuiti per i propri dipendenti. Concludendo il suo messaggio, ha quindi detto che i risultati di questi nuovi sforzi si potranno vedere tra un paio di settimane e che se i numeri dei contagi continueranno a crescere non necessariamente andranno prese nuove misure. Infine, Conte ha annunciato che intende nominare Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, Commissario delegato per coordinare l’attività nel settore sanitario, che collaborerà con Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile.
VIDEO, LA DIRETTA DELLA CONFERENZA STAMPA DI CONTE SUL CORONAVIRUS
ANNUNCIO A SORPRESA DI CONTE “IMPORTANTI AGGIORNAMENTI SU CORONAVIRUS”
Per un pomeriggio sono state solo “voci” che si affollavano da Palazzo Chigi ma nelle prossime ore diviene già realtà: il Premier Conte farà nuove dichiarazioni in diretta video streaming Facebook e YouTube (dagli account di Palazzo Chigi e dei suoi personali indirizzi). L’emergenza coronavirus non si placa e anche l’ultimo bollettino della Protezione Civile parla di 2076 casi in più nelle ultime 36 ore. Per questo motivo si avvicina l’idea di un terzo Decreto legge del Presidente del Consiglio Conte nel giro di pochissimi giorni per imporre nuove misure restrittive: le possibilità sono sostanzialmente 3, secondo quanto riportato dalle fonti a Palazzo Chigi di RaiNews 24. In primis, quanto richiesto in queste ore con insistenza dalla Regione Lombardia: una chiusura netta, quasi totale, di tutta la Regione più colpita dal coronavirus. Nella lettera fatta pervenire da Fontana al Ministro Speranza questo pomeriggio si esprimono misure molto restrittive su aziende, negozi, trasporti lasciando di fatto aperti solo strutture di prima necessità, supermercati e farmacie: il secondo possibile “contenuto” dell’ipotetico nuovo Dpcm potrebbe invece prevedere una chiusura netta di gran parte del Nord Italia, sempre per il medesimo motivo di contenimento massimo del contagio. Un modello “Codogno” ma applicato a Veneto, Lombardia, Piemonte e forse anche Emilia Romagna, in pratica più simile ad un provvedimento in stile “Wuhan” con una quarantena allargata che per 15 giorni impedisca alla gente di uscire per strada se non per far la spesa o andare in ospedale.
CORONAVIRUS, VERSO NUOVO DPCM? IL CDX SPINGE..
In terzo luogo, spiega ancora l’inviato Rai da Palazzo Chigi, il nuovo Decreto anti-coronavirus potrebbe coinvolgere di nuovo l’intera Italia come nel precedente Dpcm 9 marzo ma con misure più stringenti e metodo “selettivo” nella scelta delle attività da tenere aperte e quelle invece da chiudere per 15 giorni. Dopo l’ok in Parlamento sullo scostamento del bilancio ormai la strada per arrivare ai Decreti economici dei prossimi giorni è già tracciata, non resta quindi che capire quanto possa essere fatto ancora dal Governo in materia di contenimento del contagio da coronavirus da qui fino ad inizio aprile. La stretta della Regione Lombardia è fortissima e la richiesta al momento viene descritta in «fase di valutazione» da parte del Premier e dell’intero Comitato Scientifico in appoggio al Consiglio dei Ministri. Nel frattempo, come ribadito ancora ieri nel vertice tra Governo e opposizione, il Centrodestra mira a sostenere la richiesta di Zaia, Fontana e Cirio: «chiusura totale delle attività in tutta Italia, tranne quelle che garantiscano la fornitura di beni di primo consumo, i servizi sanitari e la sicurezza». In Parlamento oggi i voti delle opposizioni sono arrivati per permettere l’aumento di deficit ma in serata Salvini, Meloni e Tajani tornano alla carica sul Governo Conte: il presidente del Consiglio già ieri aveva ribadito che avrebbe agito con «risolutezza e rigore per ogni aggiornamento delle misure restrittive già in vigore». Il tempo scorre, il contagio non si ferma e la scelta da prendere è sempre più difficile e drastica: oggi in conferenza stampa Conte aveva frenato sull’ipotesi di un inasprimento del “coprifuoco” a tutta l’Italia o ad altre parti, ma l’esperienza di questi giorni insegna che gli eventi cambiano di ora in ora e le “mosse” politiche posso avvenire davvero in rapidissima evoluzione. Ogni aggiornamento in diretta verrà fornito e garantito dalla nostra redazione (da tenere sempre d’occhio gli account social di Palazzo Chigi per la conferenza stampa del Premier Conte), mentre qui sotto potete trovare l’ultima conferenza stampa video del Premier Conte del 9 marzo scorso quando annunciò l’ultimo Dpcm tuttora valido, in attesa di novità ulteriori per le prossime ore.