DECRETO COVID: COSA SUCCEDE DOMANI, DA CABINA DI REGIA A CDM
È pronto il Decreto Covid per ristabilire il “ritorno alla normalità” dell’Italia dopo più di due anni dall’inizio della pandemia da coronavirus: nel pieno delle drammatiche notizie (e conseguenze) dall’Ucraina, il Governo Draghi punta a stilare la road map delle riaperture dal 31 marzo, giorno di scadenza dello stato d’emergenza, fino al 15 giugno (quando scadrà lo strumento del Green Pass).
Nonostante la frenata di Cts e Ministro della Salute Roberto Speranza alla riapertura mentre stanno tornando a crescere i contagi dopo la fine della quarta ondata Covid, la linea di Palazzo Chigi è indicare tutte le tappe per uscire dall’emergenza, anche visto la parallela non meno preoccupante emergenza sul fronte energia e prezzi. Prevista per la giornata di domani giovedì 17 marzo una Cabina di regia con il Premier Draghi, il Ministro Speranza e i capidelegazione dei partiti di maggioranza: a seguire, salvo intoppi, il Consiglio dei Ministri per il via libera del nuovo Decreto Covid che regolerà l’allentamento delle restrizioni su Green Pass, vaccini al lavoro e mascherine. Decadrà dal 1 aprile, oltre al sistema a colori delle Regioni, anche le funzioni da commissario straordinario per il generale Figliuolo: la struttura commissariale rimarrà intatta per proseguire l’attività di vaccinazione, probabilmente verrà assorbita dal Ministero della Salute con la supervisione dei membri Cts (anch’esso in via di scioglimento, ndr) Silvio Brusaferro e Franco Locatelli.
GREEN PASS E ROAD MAP RIAPERTURE DAL 31 MARZO
Le novità più importanti nel Decreto Covid sono però attese sulle regole relative al Green Pass, con diversi nodi ancora da sciogliere in Cabina di regia: su tutti, l’obbligo di Super Green Pass al lavoro per gli over-50, ancora non deciso se rinnovarlo o “eliminarlo” come provvedimento lasciando invece un più soft Green Pass base (dunque anche con tampone negativo) per tutti i lavoratori, sia under che over 50. Secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, «Ad oggi, questo è l’intendimento. Questa opportunità darebbe modo anche a chi non si è vaccinato di poter tornare al lavoro attraverso il tampone ogni due giorni. È ancora aperta, però, la discussione sulla possibilità che questa decisione possa essere anticipata. Tra oggi e domani mattina verrà presa una decisione definitiva». Ciò che invece è già certo nel Decreto Covid è l’abolizione del Green Pass obbligatorio in qualsiasi attività all’aperto. Il titolare della Sanità Roberto Speranza starebbe invece cercando di ottenere nel Decreto una sorta di “clausola di salvaguardia” che consenta di “stringere le maglie” con nuove restrizioni in tempi rapidi qualora dovesse tornare a crescere la curva dei contagi Covid: nulla però è ancora stato deciso in maniera definitiva, dunque anche la “clausola” resta in discussione fino all’ultimo. Ecco di seguito la road map in “pillole” seguendo il calendario delle date 1 aprile, 1 maggio, 1 giugno e 15 giugno:
1 aprile
– stop Green Pass all’aperto
– stop al Super Green Pass sui trasporti pubblici locali. Per aerei, treni e navi si potrebbe richiedere solo un Green Pass base, dunque anche con tampone negativo
– si valuta il rientro al 100% della capienza per stadi e teatri
– con la fine dello Stato d’emergenza stop anche per quarantene da contatto anche per non vaccinati a scuola
– stop mascherine FFP2 a scuola, basteranno le chirurgiche
1 maggio
– stop obbligo Green Pass per ristoranti, bar, concerti e cinema al chiuso
– stop mascherine FFP2 all’aperto per concerti e stadi
– stop sanzioni legate all’obbligo vaccinale per gli over-50
– possibile “liberi tutti” per i positivi asintomatici vaccinati (ancora da discutere)
1 giugno
– stop obbligo mascherine FFP2 al chiuso per mezzi di trasporto, funivie, palestre e sport al coperto
– discoteche al chiuso potranno avere capienza al 100%
15 giugno
– scade l’obbligo vaccinale per gli over-50
– potrebbe però sparire del tutto l’uso del Green Pass