DECRETO ANTI BABY GANG IN CDM: LE ULTIME NOVITÀ E LE POLEMICHE

Dal Daspo urbano alle multe, dalla stretta su armi, porno e spaccio fino allo stop degli smartphone: di questo si compone il nuovo Decreto “anti baby gang” contro la criminalità giovanile in attesa di essere approvato definitivamente nel CdM in corso in questi minuti. Con il Dl Caivano il Governo Meloni è intenzionato a dare un giro di vite importante al disagio giovanile e soprattutto alla criminalità minorile: le varie misure presenti nella bozza sono state tutte confermate nel vasto decreto legge allo studio del Consiglio dei Ministri, non senza però qualche lieve perplessità sollevata da Forza Italia.



Secondo il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani infatti lo stop ai cellulari dai 14 anni in su per chi delinque «non può essere una questione risolutiva. Certamente per un giovane è un segnale forte ma non è che si risolve perché poi, magari, se lo fanno prestare dal fratello o trovano il modo di usarlo». Di certo resta importante l’arco di strumenti usato dal Decreto contro le baby gang, conclude il leader forzista, «ma è uno strumento aggiuntivo, io penso sempre che l’aspetto fondamentale sia la rieducazione in carcere, per questo è giusto che gli istituti di detenzione minorile ci puntino ancor più degli altri». Secondo l’altro vicepremier, Matteo Salvini, i decreti in via di approvazione sono invece sacrosanti: «un provvedimento sulle babygang che aumenta controlli e sanzioni. Il 14 enne che gira con un coltello o con una pistola è capace di intendere e volere e se sbaglia, se uccide, rapina, spaccia, deve pagare come un 50 enne».



DOMANI IN CDM IL DECRETO CAIVANO SULLA CRIMINALITÀ GIOVANILE: IL PIANO PIANTEDEOSI

Dagli orrori di Caivano all’omicidio del giovane Giovanbattista Cutolo, dall’emergenza stupri alle violenze e bullismo a scuola: uno dei punti all’ordine del giorno del CdM convocato per giovedì 7 settembre alle ore 12.30 a Palazzo Chigi è proprio il nuovo Decreto di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, messo a punto dal Ministro dell’Interno Piantedosi e dal Premier Meloni dopo la visita la scorsa settimana a Caivano (Napoli).

Il Consiglio dei Ministri di domani dunque, oltre a una larga parte dedicata al nuovo decreto sulle politiche per il Sud, punta dritto all’emergenza educativa e del disagio giovanile: come anticipato dallo stesso Ministro Piantedosi oggi sul “Messaggero“, oltre al tema della repressione delle violenze giovanili serve «attivarsi per l’assoluta esigenza del recupero dei minori». Il Governo Meloni intende inserire nel decreto legge che sarà discusso domani al Cdm anche un provvedimento ad hoc per mettere un freno all’abuso del porno online da parte dei minori: norma fortemente voluta dalla ministra Eugenia Roccella e che aveva trovato negli scorsi giorni anche il plauso e il sostegno dal “re” dei film a luci rosse, Rocco Siffredi.



DECRETO CONTRASTO A DISAGIO GIOVANI, ECCO LE ANTICIPAZIONI DELLA BOZZA

Ma tornando al Decreto di contrasto alla criminalità minorile, la bozza anticipata dall’ANSA da fonti di Governo vede diverse novità sul fronte del codice penale oltre che degli investimenti dello Stato per la lotta al degrado giovanile: «l’avviso orale con convocazione in Questura può essere rivolto anche ai minori che delinquono e che hanno compiuto almeno il 14° anno di età», si legge nel documento visionato oggi nel pre-Consiglio dei Ministri in vista della riunione di giovedì. Si conferma la stretta sugli smartphone come già anticipato dal Ministro Piantedosi:«Agli stessi giovani, se condannati anche con sentenza non definitiva – si legge ancora nella bozza – per delitti contro la persona o il patrimonio (inerenti ad armi o droga) «il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare ‘piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati nonché il divieto di possedere telefoni cellulari potrà essere vietato possedere telefoni cellulari».

Se poi il minore viene ammonito dal questore, ai genitori – che erano tenuti alla sorveglianza del minore o all’assolvimento degli obblighi educativi – sarà applicata una multa da 200 a 1.000 euro, «salvo che non provino di non aver potuto impedire il fatto». Prevista anche la rieducazione per i minori con lavori socialmente utili a titolo gratuito per massimo sei mesi, da unirsi alla riforma varata dal Ministro Valditara che punta a rivoluzionare il sistema del voto in condotta in ogni ordine di classi e gradi. Altro punto centrale nel decreto contro il disagio giovanile e la criminalità organizzata è il cambiamento drastico di pene per i genitori il cui figlio non frequenta la scuola dell’obbligo: niente più multa da 30 euro, ma fino a due anni di carcere. Il provvedimento del decreto abroga l’articolo del codice penale che prevedeva sanzione pecuniaria e introduce nuovo articolo che punisce fino a 2 anni di carcere «chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria». Inoltre, non ha diritto all’Assegno di Inclusione il nucleo familiare per i cui componenti minorenni non sia documentata la regolare frequenza della scuola dell’obbligo. Da ultimo, nella bozza del Decreto già rinominato “Dl Caivano”, il Governo stanzia fondi per un totale di 32 milioni di euro in tre anni verranno stanziati per le scuole del Mezzogiorno per “potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano ‘Agenda Sud”, oltre che prevede un piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione interamente dedicato a Caivano, dove la Premier Meloni è stata recentemente in visita: oltre alla nomina di un commissario ad hoc, l’esecutivo ragiona su «fronteggiare le situazioni di degrado e di vulnerabilità sociale emerse nel territorio del comune campano», con fondi fino a 30 milioni di euro.