Un pacchetto di provvedimenti per complessivamente 1,3 miliardi di euro per l’ultimo trimestre dell’anno a sostegno delle famiglie e attività per mitigare gli aumenti delle bollette e del caro carburante.

Diversi gli interventi approvati nel Consiglio dei ministri di lunedì per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio delle famiglie. Tra le misure varate è stato rifinanziato con 100 milioni di euro (gli stanziamenti passano da 500 a 600 milioni) il sostegno delle spese per l’acquisto di carburante riservata ai detentori della carta “Dedicata a te”, rivolta ai nuclei familiare con almeno 3 componenti e Isee fino a 15 mila euro. Modalità applicative ed entità del bonus, indicativamente 75 euro per nucleo familiare, verrà definito con decreto ministeriale.



Viene anche prorogato il contributo fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e ferroviario nazionale rivolto a famiglie, studenti e lavoratori a basso reddito.

Si rafforza il bonus sociale per le bollette di luce e gas per i per le famiglie disagiate (con Isee fino a 15 mila euro che sale a 30 mila con almeno 4 figli) con un contributo extra di circa 70 euro. Questo contributo straordinario per gli ultimi tre mesi dell’anno ha un valore complessivo di circa 300 milioni di euro.



Infine, è stato confermato per il quarto trimestre dell’anno la riduzione dell’Iva sul gas per tutti gli utenti domestici e imprese così come la sterilizzazione degli oneri di sistema gas. E verrà allargato il riconoscimento delle caratteristiche di imprese energivore che possono beneficiare di sgravi.

Il Decreto energia, dando il via libera a una prevalenza di misure targhettizzate a sostegno dei redditi più bassi, conferma la volontà dell’Esecutivo di limitare il peso sui conti pubblici dei sussidi alle fonti fossili e di non limare troppo gli introiti nelle casse dello Stato. Rispetto alle strombazzate promesse della Lega di tagliare le accise sui carburanti che da solo sarebbe costato circa un miliardo di euro, con questi provvedimenti mirati il Governo dà prova di ragionevolezza. Salvo impegnare centinaia di milioni per l’agevolazione dell’Iva e la proroga del congelamento degli oneri di sistema sul gas e dopo lamentarsi che non ci sono fondi per sostenere la ricerca in tecnologie energetiche pulite.



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