Per venire incontro alle pressanti (e talvolta polemiche) richieste da parte degli enti di patronato, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha pubblicato un breve vademecum delle procedure per presentare domanda per il Decreto Flussi 2025 anche in qualità di privato o ente non convenzionato; il tutto precisando e ribadendo anche i limiti che sono stati imposti per le richieste dei privati e ricordando che nella sua fase attuale non si tratta di una richiesta vera e propria.
Partendo proprio dal Decreto Flussi 2025 – infatti – è bene ricordare che si tratta della nuova modalità di accesso all’Italia per i migranti, ora strettamente regolata in base alle richieste presentate dai datori di lavori che faticano a trovare personale qualificato: nel 2025 saranno accolti in questo modo un totale di oltre 180mila migranti, in larga parte – ovvero 110mila – riservati ai lavori stagionali estivi; altri 70mila e 720 per i lavori non stagionali e un ultimo gruppo da 730 riservati al lavoro autonomo.
Tra il primo e il 30 novembre 2024 si potrà partecipare alla prima erogazione del Decreto Flussi 2025 che permetterà di pre-aderire ai click day che si terranno i prossimi 5, 7 e 12 febbraio 2024; mentre tra il primo e il 31 luglio si aprirà la finestra – con click day il primo ottobre – dedicata al settore turistico ed alberghiero; il tutto con una finestra extra che si aprirà il 7 febbraio con il solo click day per 10mila istanze riguardo lavoratori impiegati nel settore dell’assistenza sociosanitaria.
Come presentare la richiesta per il Decreto Flussi 2025: la guida e tutti i limiti
Tornando al punto di partenza di questo articolo, possiamo dedicarci ora all’erogazione prevista dal Decreto Flussi 2025 riservata ai lavori autonomi e privati e che porterà in Italia un massimo di 730 migranti; partendo dal precisare che per fare richiesta nel gruppo da 70mila (riservato, dicevamo prima, al lavoro non stagionale) occorre far parte di determinate codici ATECO ben definite all’interno dello stesso decreto.
I privati – dal conto loro – possono già presentare adesso la domanda di pre-adesione al Decreto Flussi 2025 che li farà partecipare ad uno dei click day già programmati per il prossimo febbraio: per farlo non occorre fare altro che accedere al Portale servizi del Ministero degli Interni utilizzando le proprie credenziali SPID (purché di secondo livello) o CIE. L’unico limite da tenere a mente è che per ogni privato che farà richiesta è stato previsto un limite di 3 richieste – per altrettanti lavorativo -, oltre cui la procedura verrà bloccata; sempre fermo restando l’iniziale controllo all’interno dei database dei Centri per l’impiego per verificare l’eventuale presenza di qualche disoccupato italiano adatto al ruolo.